Questo il webinar proposto oggi da Anief: “Il punto sui vari dpcm e note MI, la DaD: aggiornamenti su privacy, strumenti, libertà d'insegnamento, valutazione e competenze organi collegiali”. Relazionerà il prof. Giovanni Portuesi. L’appuntamento è alle ore 17.00. Per iscriverti al webinar, clicca qui
Dopo alcune settimane di didattica a distanza, il presidente dell’Autorità Garante della protezione dei dati personali, Antonello Soro, prende posizione: in una lettera inviata ai ministri dei dicasteri interessati, scrive che “si tratta di rischi assai più concreti di quanto si possa immaginare e dai quali è bene proteggere chiunque (in primo luogo, ma non soltanto i minori) utilizzi questi nuovi strumenti di formazione. Molte delle piattaforme suscettibili di utilizzo a fini didattici, ad esempio, funzionano come veri e propri social network che necessitano, come tali, di una sia pur minima cognizione delle loro regole di utilizzo e delle implicazioni di ciascun “click”, anche tra l’altro sui diritti della personalità di terzi”.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): “Come non è possibile pensare che il docente possa comunicare senza le dovute autorizzazioni, soprattutto in presenza di alunni di minore età. È auspicabile, a questo punto, un intervento chiarificatore anche dal ministero dell’Istruzione, così da evitare difformità di interpretazione delle informazioni fornite dal Garante”.
Inoltre, “nel trattare i dati personali dei docenti funzionali allo svolgimento della didattica a distanza, le scuole e le università dovranno rispettare presupposti e condizioni per il legittimo impiego di strumenti tecnologici nel contesto lavorativo (artt. 5 e 88, par. 2, del Regolamento, art. 114 del Codice in materia di protezione dei dati personali e art. 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300) limitandosi a utilizzare quelli strettamente necessari, comunque senza effettuare indagini sulla sfera privata (art. 113 del citato Codice) o interferire con la libertà di insegnamento”.
Pacifico afferma ancora che “la specifica del Garante sui docenti è quanto mai opportuna, perché fa chiarezza su alcune questioni diventate particolarmente importanti in queste ultime settimane, contrassegnate della sospensione delle attività didattiche per il pericolo del contagio del Coronavirus. È bene, soprattutto, che ogni scuola, attraverso il dirigente capo d’istituto, metta il corpo insegnante nelle condizioni di gestire al meglio la didattica a distanza: le autorizzazioni per l’utilizzo delle piattaforme informatiche, individuate dai consigli di classe o dai singoli inseganti, ai quali non si può imporre lo strumento da utilizzare, vanno quindi trattate esclusivamente dalle scuole”.
Sulla didattica a distanza si sta realizzando un’operazione che rischia di compromettere il percorso fatto sinora. Secondo Anief, sembra si sia dimenticato che non vi sono gli strumenti tecnologici effettivi per potere garantire a tutti la didattica online e che molti studenti non hanno neanche la carta per stampare i compiti. E che pure in questo periodo difficile, per il blocco della mobilità per il pericolo da Coronavirus, il personale della scuola sta rispondendo in maniera straordinaria. Plauso anche a studenti e famiglie che stanno operando egregiamente.