Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): Bisogna far coincidere il diritto alla salute con quello al lavoro e all’istruzione. Abbiamo presentato un vaglio di idee frutto dell’esperienza dei nostri esperti e abbiamo anche sottolineato come giungono dal personale docente, dagli studenti e dai maturandi tante preoccupazioni. Gli esami di Stato si possono svolgere in presenza soltanto nel pieno rispetto delle norme per evitare il contagio COVID-19 e senza trovare capi espiatori. Particolare attenzione anche e soprattutto al personale ATA che non può essere addetto all’igienizzazione, alle mense e ai convitti come alla responsabilità penale di docenti, Ata, dirigenti nell’apertura delle scuole e nel rischio da infezione da COVID-19. Per le proposte Anief, clicca qui
Dopo l’incontro telematico con il ministro dell’istruzione, Lucia Azzolina, di venerdì 8 maggio in cui si è discusso della bozza di protocollo COVID-19 per l’esame di stato e per l’avvio dell’anno scolastico 2020-2021, visto lo spessore delle numerose osservazioni fatte, l’ANIEF è stata invitata a proporre i quesiti direttamente al Comitato Tecnico Scientifico per il pomeriggio di ieri martedì 12 maggio 2020.
Le criticità emerse dalla bozza di protocollo pervenuta nonché le tematiche su cui l’ANIEF attende una risposta, e per le quali è stata consegnata una memoria scritta, sono molteplici, tra le quali:
- la vetustà del CCNQ del 1° luglio 1996 sulla figura del RLS nei luoghi di lavoro, il quale non è più attuale per l’introduzione nel nuovo TU sulla sicurezza della figura del RLS Territoriale, figura non contemplata né nel citato CCNQ né nel CCNL del lavoro;
- il distanziamento sociale ed effetti del rapporto alunni/docenti, esasperato a partire dal periodo 2009-2012 per gli effetti dell’articolo 64 della legge 133/2008 che si contrappongono alle attuali esigenze di delimitazione degli spazi;
- i pensionamenti, turn-over, precariato, reclutamento e concorsi in periodo di pandemia, i cui effetti si sono colpevolmente cumulati per la soppressione del doppio canale di reclutamento e di cui l’ANIEF chiede da anni la riapertura;
- le mansioni del personale ATA in merito alla sanificazione e igienizzazione dei locali scolastici, mansioni non ricomprese nella contrattualizzazione del personale e che prevede competenze ben oltre gli attuali limiti;
- la valutazione del rischio VDT per il personale impiegato nella didattica a distanza e nello smart working, modalità lavorative che si contrappongono all’impossibilità da parte dei Dirigenti Scolastici di poter regolarmente effettuare le valutazioni del rischio VDT e stress da lavoro correlato, con conseguente richiesta di scudo penale per i DS;
- le procedure di misurazione dei parametri biomedici per il personale e gli studenti in ingresso negli istituti a carico del personale ATA, competenza che va ben oltre il livello attualmente contrattualizzato;
- le procedure di allontanamento e/o di permanenza dei sintomatici a carico del personale della scuola, che prevede competenze coercitive che non sono proprie del contratto né della figura giuridica del personale docente e ATA;
- per molti istituti la mancanza di addetti e preposti al Servizio di Prevenzione e Protezione su cui ricadrebbero le mansioni di coordinamento delle procedure di prevenzione e contenimento del contagio nei locali scolastici;
- il coordinamento per la condivisione dei tempi e degli spazi delle agenzie di trasporto pubblico per le operazioni di sbarco, ingresso, esodo, imbarco degli studenti e del personale;
- la gestione e la manutenzione dei Dispositivi di Protezione Individuali resi obbligatori per alcune fasi della quotidianità scolastica;
- la presenza del Medico Competente per ogni istituto, oggi riservato ad una ristretta cerchia di scuole per provincia, e conseguente estensione a tutti gli istituti della sorveglianza sanitaria;
La delegazione Anief, capitanata da Gian Mauro Nonnis, vicepresidente nazionale, Vittorio Forgione, delegato per il Personale Educativo, Alberto Aufiero, delegato per il personale ATA, Vito Lo Scrudato, Dirigente Scolastico e Nanni Saccone, ingegnere esperto in materia di sicurezza, ha insistito in particolare sulle procedure di emergenza ed immediate relative agli esami di stato, oramai imminenti, e sul distanziamento sociale, unica strada per la riapertura in sicurezza dei plessi scolastici, con conseguenti necessarie procedure di reclutamento e individuazione delle criticità legate alle procedure concorsuali per titoli ed esami in periodo pandemico, a cui è necessario, secondo la delegazione, ovviare con un concorso straordinario per soli titoli che può andare a coincidere con le graduatorie di Istituto Provinciali in subordine alla riapertura ed aggiornamento delle GAE.
“Al conseguente aumento di metratura e cubatura necessario per il distanziamento sociale, oltre a un piano di immissione in ruolo straordinario per il personale docente, deve inoltre far seguito un aumento del personale ATA e del personale educativo, a cominciare dalla stabilizzazione dei 1000 assistenti tecnici assunti per il periodo pandemico” ha commentato il Presidente Marcello Pacifico “nonché la nomina in ruolo su tutti i posti dati in reggenza dei DSGA e dei Dirigenti Scolastici, per i quali si rende necessario istituire uno scudo penale per l’impossibilità di poter effettuare la Valutazione del Rischio da stress da lavoro correlato ma soprattutto sui rischi da VDT a cui il personale in DaD e in Smart Working è stato esposto per volontà del Governo e non per volontà dei DS o dei lavoratori”.