In Commissione presentati tutti gli emendamenti richiesti da Anief ma tra i senatori non si placa la polemica sul contenuto dell’accordo raggiunto a Palazzo Chigi tra i capigruppo della maggioranza. Il presidente del sindacato, Marcello Pacifico, ricorda come l’immissione nei ruoli dalle graduatorie di istituto possa rispettare quanto segnalato dai giudici della Corte di giustizia europea in merito a una procedura di assunzione che deve essere certa, prevedibile e non aleatoria (9 maggio 2019 su C-494/17). L’Italia potrebbe rischiare una multa salatissima.
Anief ricorda come non possa essere la durate del contratto a discriminare i lavoratori ma il lavoro svolto e come il meccanismo pensato per la valutazione dei titoli per l'accesso all'insegnamento dalle graduatorie di istituto debba essere ritenuto valido sia per le supplenze che per le immissioni in ruolo nella logica del doppio canale di reclutamento, da sempre utilizzato dallo Stato per compensare l'enorme e continuo abuso dei contratti a termine operato nei confronti dei lavoratori della scuola italiana.