Con la conversione del decreto scuola, avvenuta con la legge 41 del 6 giugno 2020, si sono avviate le procedure per l’aggiornamento e la digitalizzazione delle graduatorie d’istituto, che dal prossimo anno garantiranno ai docenti ivi inseriti di poter aspirare a contratti di supplenza fino al 30 giugno e al 31 agosto sull’intera provincia, limitando l’indicazione delle scuole ai soli fini della stipula di contratti di supplenza breve.
Una rivoluzione che ANIEF chiedeva da tempo e salutata con favore dal giovane sindacato, anche se resta forte il rammarico per aver perso l’occasione di estenderne da subito la validità anche per le immissioni in ruolo. C’è, tuttavia, preoccupazione per alcuni aspetti che la legge non ha disciplinato e che ANIEF chiede con forza che siano risolti dai decreti attuativi dell’aggiornamento.
Innanzitutto è necessario fornire precise garanzie ai docenti oggi in ruolo con riserva e in attesa di sentenza di potersi inserire nelle nuove graduatorie provinciali anche per la classe di concorso di ruolo. Ricordiamo, infatti, che la normativa vigente non consente la permanenza nelle graduatorie d’istituto per la classe in cui si presta servizio a tempo indeterminato. Il ministero in questi mesi ha fornito indicazioni alle scuole di reinserire, a richiesta, gli interessati nella seconda fascia delle G.I. in caso di sentenza negativa con conseguente perdita del ruolo. Con l’arrivo delle nuove graduatorie provinciali, però, le scuole non potranno più operare tali reinserimenti. ANIEF, pertanto, chiede al ministero di prevedere la possibilità di far inserire con riserva in seconda fascia i docenti in ruolo con riserva nella classe o sul tipo di posto di attuale servizio, in attesa della sentenza. In alternativa, che siano fornite precise indicazioni affinché gli uffici scolastici possano provvedere in qualsiasi momento al reinserimento a domanda degli interessati in caso di sentenza negativa, esattamente come fino ad oggi previsto per le segreterie scolastiche.
Altro problema da risolvere è quello del cambio provincia per gli aspiranti inseriti, a pieno titolo o con riserva, nella prima fascia delle G.I. Ricordiamo, infatti, che la prima fascia delle graduatorie d’istituto è una proiezione del punteggio posseduto dagli aspiranti nelle graduatorie ad esaurimento, che però non saranno aggiornate insieme alle nuove graduatorie provinciali. Già nel 2017 il disallineamento dell’aggiornamento delle due graduatorie ha causato l’immobilizzazione degli aspiranti in province non gradite. Per questo ANIEF ha proposto e vinto uno specifico ricorso al TAR Lazio. Oggi la situazione rischia di ripetersi e di avere effetti negativi per migliaia di docenti. ANIEF, quindi, chiede che venga garantita la possibilità di cambiare provincia a tutti gli aspiranti, compresi quelli eventualmente inseriti nella prima fascia delle G.I. a pieno titolo o con riserva.
In caso di mancata soluzione ai problemi segnalati, ANIEF avvierà specifici ricorsi, ai quali è già possibile preaderire in modo completamente gratuito sin da adesso.
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