Arriva una nuova vittoria targata Anief dal Tribunale del Lavoro di Parma con una sentenza ottenuta dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Irene Lo Bue che riconosce il diritto alla corresponsione degli scatti di anzianità ai docenti anche durante il periodo di precariato. Marcello Pacifico (Anief): “Sanare immediatamente tutte le illegittimità contenute nel contratto e nella normativa interna che discriminano i precari”. Ancora possibile preaderire gratuitamente allo specifico ricorso per il riconoscimento degli scatti di anzianità per i precari e al ricorso per il riconoscimento degli scatti preruolo anche per il personale già assunto a tempo indeterminato.
Continua l'interminabile serie di condanne a carico del Ministero dell'Istruzione ottenute dall'Anief per l'evidente discriminazione posta in essere a discapito dei lavoratori precari cui non riconosce gli scatti di anzianità durante tutto il periodo di precariato in aperta violazione della Direttiva 1999/70/CE. Il Giudice del Lavoro di Parma, infatti, con una nuova sentenza ottenuta grazie alla professionalità dei legali Anief, non ha dubbi e condanna l'illecita discriminazione posta in essere a discapito del lavoro svolto durante il precariato cui non viene attribuita pari dignità rispetto al servizio “di ruolo” e riconosce il diritto della ricorrente, nel frattempo immessa in ruolo, a percepire gli scatti di anzianità anche per il servizio svolto con contratti a termine. “L’applicazione del principio di non discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e lavoratori a tempo indeterminato – si legge nella sentenza - derivante dalla clausola 4 dell’accordo quadro, che è norma self-executing, impone dunque di disapplicare i commi 2 e 3 dell’art. 2 del CCNL 2011 nella parte in cui riservano le predette previsioni di favore solo al personale già in servizio a tempo indeterminato” e condanna il Ministero “al riconoscimento dell’anzianità di servizio e della progressione stipendiale maturate in ragione dei contratti di docenza a tempo determinato stipulati con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed alla conseguente corresponsione delle differenze retributive maturate secondo le previsioni dei CCNL di settore succedutisi nel tempo”.
“È ora di riconoscere pari diritti al personale precario direttamente nel contratto nazionale, questo non ci stancheremo mai di ribadirlo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - e ci batteremo ai tavoli della contrattazione non solo riconoscere la piena e integrale parità di trattamento stipendiale ai precari e a quanti hanno acquisito professionalità con contratti a tempo determinato, ma anche per quanto riguarda il diritto ai permessi retribuiti, alle ferie e, per il personale precario docente e ATA con contratti a supplenza breve e saltuaria, per quanto riguarda il diritto alla Retribuzione Professionale Docenti e al Compenso Individuale Accessorio”. Ancora una volta, dunque, l'Anief ha ottenuto con azioni legali mirate il rispetto delle normative comunitarie e contribuito a ristabilire la legalità e il rispetto del lavoro svolto dai precari della scuola, anche dopo l'immissione in ruolo.
Per ulteriori informazioni e aderire al ricorso promosso dall'Anief per ottenere gli scatti di anzianità per il personale ancora precario, clicca qui.
Per ulteriori informazioni e aderire al ricorso promosso dall'Anief per ottenere gli scatti di anzianità preruolo per il personale già assunto a tempo indeterminato, clicca qui.