Il Tribunale del Lavoro di Pisa dà nuovamente piena ragione alle tesi patrocinate dall'Anief e applica il previgente gradone stipendiale 3-8 anni anche ai docenti immessi in ruolo dopo il 2011 con almeno un anno di servizio a termine precedente al 2011, ribadisce il diritto all'immediato e integrale computo del precariato nella ricostruzione di carriera e il diritto agli scatti di anzianità anche per i lavoratori a tempo determinato. Marcello Pacifico (Anief): “Basta considerare il precariato come servizio di serie B, parità di trattamento a prescindere dalla natura del contratto”.
Arrivano altre tre sentenze dal Tribunale del Lavoro di Pisa che, su ricorsi patrocinati dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Simona Rotundo, accolgono le tesi del nostro sindacato sul diritto dei docenti immessi in ruolo dopo il 2011, ma con almeno un anno di precariato svolto negli anni precedenti, all'applicazione della “clausola di salvaguardia” che riconosce il mantenimento del gradone stipendiale “3-8 anni” molto più favorevole rispetto a quello applicato dal 2011 in poi. Accolte, anche, le richieste di riconoscimento del diritto agli scatti di anzianità e relative progressioni di carriera anche durante i reiterati contratti a termine e riconosciuto, inoltre, il diritto dei lavoratori all'immediata e integrale ricostruzione di carriera in base all'effettivo servizio preruolo prestato.
“È Illegittima la contrattazione che prevede una discriminazione tanto palese nei confronti del lavoro a termine – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e i tribunali ci stanno dando ragione ormai da anni. Il CCNL va adeguato alle normative eurounitarie e questo doveva accadere già da tempo. Non è possibile che un precario non percepisca le progressioni stipendiali e non è possibile che il periodo di precariato non venga valutato immediatamente e per intero all'atto della ricostruzione di carriera. Il nostro sindacato ribadisce la necessità di conformare la normativa interna alle direttive comunitarie e, finalmente, superare queste odiose discriminazioni”.
L'Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale.
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