Ancora una volta ci troviamo costretti a denunciare la grave discriminazione nei confronti di un'intera categoria: quella del Personale Educativo, operante nei Convitti ed Educandati Statali
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha affermato che il sindacato “da sempre è vicino alle rimostranze degli Educatori, dall'inizio della pandemia si è prodigata a salvaguardare tutta la categoria, tramite varie richieste di chiarimenti, diffide e - non per ultimo - con incontri in videoconferenza per condividere le problematiche e le eventuali soluzioni”
Siamo alle solite. Ancora una volta ci troviamo costretti a denunciare la grave discriminazione nei confronti di un'intera categoria: quella del Personale Educativo, operante nei Convitti ed Educandati Statali. Quei "docenti" invisibili per tanti ma altrettanto importanti per tutte quelle famiglie che decidono di iscrivere i propri figli in queste istituzioni educative all'avanguardia sotto tutti i punti di vista.
Tornando alla questione "discriminante", con riferimento alle famose domande di aggiornamento delle Graduatorie d'istituto e delle nuove GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), non parliamo soltanto delle varie problematiche che si riscontrano nell'inserimento delle domande, ma ci riferiamo a una vera e propria discriminazione, quella riguardante tutto il Personale Educativo - vincitore di concorso pubblico per l’accesso ai ruoli provinciali normali e speciali degli istitutori e delle istitutrici delle Istituzioni Educative - che non ha la possibilità di far valere tale titolo oltre l'abilitazione posseduta per le altre classi di concorso in cui si richiede l'inserimento/aggiornamento.
Anief ha segnalato questa mancanza ma a tutt'oggi non vi è stato nessun riscontro. Unica soluzione, ancora una volta, per salvaguardare i diritti acquisiti da tale categoria, sarà quella di dover portare il Miur in tribunale. Se non avremo una risposta concreta per la tutela di questa categoria, avvieremo un ricorso ad hoc, perché sarebbe davvero paradossale non vedersi valutare un concorso fino a ora considerato in tutte le domande.
Anief come sempre è al fianco del Personale Educativo e intraprenderà tutte le strade possibili per evitare tali discriminazioni.