Nomine del personale scolastico italiano all’estero: gli effetti negativi del D.lgs 64/17 continuano a determinare inaccettabili ritardi sulla destinazione all’estero del personale avente diritto e sul corretto funzionamento delle iniziative scolastiche italiane all’estero
Si è tenuto ieri, 8 settembre 2020, un incontro di natura informativa tra le OO.SS, il MAECI e il MI. All’incontro, oltre ai rappresentanti delle OO.SS, hanno partecipato il dirigente dell’Ufficio V del Maeci, consigliere Nocella, e la Dott.ssa Ummarino del M.I.
All’inizio dell’incontro il consigliere Nocella ha fornito alle OO.SS alcune informazioni circa le recenti determinazioni sulla scuola di Asmara. Il personale scolastico trasferito dalla scuola di Asmara in seguito al decreto di chiusura temporanea della scuola, firmato il 31 agosto dall’incaricato d’affari dell’Ambasciata italiana In Eritrea, verrà collocato in regime di 186 fino alla presa di servizio nella nuova scuola. Il personale trasferito concluderà il proprio mandato presso la sede assegnata; dal primo settembre percepirà l’ISE prevista per la sede di destinazione e dovrà prendere contatto con la sede di assegnazione per lavorare a distanza.
Per quanto riguarda il destino della scuola di Asmara, trascorsi i due mesi di chiusura temporanea previsti dal decreto su citato, come abbiamo riferito nel nostro comunicato precedente, se non interverranno novità di rilievo nella trattativa diplomatica tra il governo eritreo e quello italiano, l’amministrazione procederà con un decreto interministeriale che sancirà la chiusura definitiva della scuola.
In caso di chiusura definitiva, i 13 posti di contingente (congelati) attualmente previsti per la scuola di Asmara, verranno eliminati in fase di elaborazione del contingente 2021/22 e verranno istituiti un numero pari di posti presso altre sedi.
Per quel che riguarda le nomine per l’anno scolastico 2020/21, l’amministrazione ha fornito i dati aggregati, riservandosi d’inviare al più presto alle OO.SS i dati suddivisi per codice funzione.
I posti vacanti (SCI e SEU) sono in totale 162, andando nel dettaglio:
- 50 di questi posti sono già stati assegnati lo scorso anno, il personale interessato da queste assegnazioni non ha potuto prendere servizio all’estero a causa delle restrizioni dovute alla pandemia Covid 19.
Il MI sta procedendo nuovamente a chiedere al personale assegnatario di questi 50 posti se intende ancora trasferirsi all’estero, le nomine di detto personale avranno comunque decorrenza giuridica a partire dall’a/s 2020/21:
- 30 di questi posti afferiscono a graduatorie del 2019 esaurite, questi posti saranno assegnati attraverso i comandi previsti dall’articolo 24 del D.lgs 64/17, attingendo dalle graduatorie del 2013, così come è stato previsto nella legge n. 41 del 6 giugno 2020. Da segnalare che ancora l’ordinanza prevista dalla legge citata per procedere a queste assegnazioni annuali non è ancora stata perfezionata. Non appena l’ordinanza vedrà la luce, il MAECI pubblicherà le necessarie graduatorie rettificate del 2013.
- Sui rimanenti posti il MI procederà a nominare il personale avente diritto, attingendo dalle graduatorie del 2019 secondo le normali procedure.
- In attesa dell’arrivo in sede del personale avente diritto, le autorità consolari possono procedere a stipulare contratti locali a tempo determinato.
Lo stato dell’arte sulle procedure di nomina è sconfortante: ad oggi sono state fatte appena 15 assegnazioni e solo 8 unità di personale ha preso servizio all’estero. La dott.ssa Ummarino, che da poche settimane ha preso il posto del Dr Ponticiello a capo dell’ufficio del MI che si occupa delle nomine, ha riferito che si sono registrate parecchie rinunce alla nomina, alcune di esse anche dopo l’accettazione della nomina stessa. Sempre Ummarino ha riferito che l’amministrazione sta lavorando al nuovo bando di selezione per le graduatorie esaurite.
Durante l’incontro si è parlato anche di sicurezza e dei giorni di quarantena obbligatori equiparati a malattia.
La posizione dell’Anief
In merito alla chiusura della scuola di Asmara, Anief ha ancora una volta sollecitato l’amministrazione a fare tutto il possibile per evitare che questi due mesi trascorrano inutilmente. Vanno esplorate tutte le vie possibili, anche quelle non percorse fino ad oggi, per portare i governo eritreo a rivedere le proprie decisioni sulla scuola e fare in modo che questa possa riaprire i battenti a partire dall’anno scolastico 2020/21.
Sicurezza del personale in servizio all’estero
Anief ha ribadito l’esigenza di sviluppare un protocollo sulla sicurezza che garantisca il diritto alla salute del personale scolastico in servizio all’estero. Il diritto alla salute dei cittadini e dei lavoratori italiani è previsto dalla nostra Costituzione e non può essere lasciato alla mercé delle disposizioni dei Paesi dove il personale lavora.
Vanno stabilite regole chiare, che oltre ad indicare ai capi missione di prendere atto e verificare la piena attuazione delle disposizioni dei vari Paesi finalizzate a contrastare il contagio da Covid 19, come è stato fatto fino ad oggi, tutelino i docenti da situazioni e disposizioni che sono in contrasto o incompatibili con quanto stabilito dal governo italiano per i professionisti della scuola in Italia.
Giorni di quarantena obbligatoria
Anief ha chiesto, ancora una volta, che si intervenga per legge attraverso appositi emendamenti, affinché i giorni trascorsi in quarantena non siano computati dentro i 60 giorni di malattia, trascorsi i quali il personale viene restituito ai ruoli metropolitani. Sarebbe inaccettabile che un percorso di vita e professionale ricercato con tanta passione e sacrificio dal personale in servizio all’estero, venisse troncato per motivi indipendenti dalla volontà e dall’agire del personale stesso. Maeci ha riferito che ha provveduto a interpellare in merito l’ufficio legislativo, come richiesto d Anief in uno degli incontri precedenti, e che non ci sono novità positive a riguardo
Nomine 2020/21 e nuovo bando di selezione
Sulle nomine è evidente come la normativa e le procedure siano inefficaci. Le procedure di nomina sono complicate e farraginose, necessitano di una numerosa serie di passaggi burocratici che rallentano l’emanazione dei decreti di destinazione e quindi la presa di servizio del personale presso le sedi estere. Vanno eliminati o velocizzati alcuni di questi passaggi burocratici, ma vanno altresì previste regole che scoraggino il personale avente diritto alla nomina, a rinunciare alla destinazione all’estero dopo avere accettato, costringendo l’amministrazione a rifare tutto da capo. La rinuncia deve avvenire solo per gravi e comprovati motivi.
A questi annosi problemi si è aggiunta la separazione delle competenze sulle nomine tra MAECI e MI disposta dal D.lgs 64/17. Bisogna intervenire sul D.lgs 64/17, tutte le competenze ritornino in capo al MAECI, deve essere un solo ufficio ad occuparsi della gestione del personale scolastico e delle nomine. Se non si interviene subito, il prossimo anno saremo ancora qui a scrivere le stesse cose, mentre inevitabilmente la nostra credibilità all’estero in termini di diplomazia culturale continuerà a declinare in negativo. Per quanto riguarda il nuovo bando di selezione la richiesta pressante di Anief è stata quella di rivedere i requisiti di accesso e fare in modo che tutto il personale scolastico di ruolo in servizio da 2 anni possa partecipare.