I Tribunali del Lavoro di Trapani e Trieste accolgono i ricorsi Anief e annullano il CCNI sulla mobilità nella parte in cui non attribuisce ai lavoratori la precedenza per assistenza al genitore disabile nei movimenti interprovinciali. Marcello Pacifico (Anief): “tuteleremo i diritti dei lavoratori al trasferimento con precedenza anche relativamente al vincolo quinquennale che impedirà i trasferimenti e le assegnazioni provvisorie a tutto il personale neoimmesso in ruolo”. Aperte le preadesioni al ricorso Anief contro il blocco di 5 anni sulla mobilità.
Da Trapani (su ricorso patrocinato dagli Avv.ti Fabio Ganci, Walter Miceli e Giuseppe Massimo Abate) a Trieste (Avv.ti Fabio Ganci, Walter Miceli e Mirella Pulvento) l'Anief continua a vincere in tribunale sul diritto dei lavoratori che assistono il genitore disabile a ottenere la precedenza anche nel trasferimento interprovinciale. Le due sentenze, infatti, condannano l'Amministrazione all'immediata rettifica dei movimenti riconoscendo ai lavoratori il diritto di precedenza per assistenza al genitore disabile in situazione di gravità anche nei trasferimenti interprovinciali essendo palese la violazione dell’art. 33 L. 104/92 e dell’art. 601 D.lgs. 297/94, in senso chiaramente sfavorevole per il lavoratore nella parte in cui esclude dai trasferimenti interprovinciali il diritto di precedenza per i figli referenti unici di persona con disabilità grave.
“Il diritto all'assistenza del genitore disabile e alla precedenza nei trasferimenti da parte dei lavoratori che si occupano quali referenti unici dell'assistenza al disabile in situazione di gravità non può essere compresso – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e il nostro sindacato si batterà anche contro il vincolo istituito dalla nuova normativa per i neoimessi in ruolo 2020/2021 che impedisce il trasferimento e l'assegnazione provvisoria a tutti i lavoratori anche a quanti si occupano di assistenza a personale disabile o sono essi stessi lavoratori disabili riconoscendo i benefici della Legge 104/1992 di cui all'art. 33, commi 3 e 6 solo purché “le condizioni ivi previste siano intervenute successivamente alla data di iscrizione ai rispettivi bandi concorsuali ovvero all'inserimento periodico nelle graduatorie” e questo appare inaccettabile per il nostro sindacato”. Per questo motivo l'Anief ha già aperto le preadesioni allo specifico ricorso che sarà promosso nelle prossime procedure di mobilità contro il vincolo di 5 anni imposto dalla nuova normativa intervenuta con la Legge 159/2019 non solo nei confronti di quanti si occupano di personale disabile ma per tutto il personale neoimmesso in ruolo a partire da questo anno scolastico.
Per ulteriori informazioni e preaderire gratuitamente al ricorso Anief contro il blocco di 5 anni nella sede di titolarità imposto ai neoimmessi in ruolo 2020/2021 e per ricevere tutte le istruzioni e le informazioni utili per l'effettiva proposizione del ricorso non appena saranno avviate le procedure di presentazione delle domande di mobilità per il prossimo anno scolastico, clicca qui.