Continuano gli incontri tra ministero e organizzazioni sindacali: oggi nuovo confronto già avviato sul tema dei Policlinici Universitari (AOU). Anief ha ribadito e integrato le proposte e le posizioni espresse negli incontri precedenti. Nel confronto sono emersi elementi utili a individuare risorse ulteriori da finalizzare agli obiettivi già indicati relativamente alla valorizzazione del personale. È altresì emersa la necessità di sottolineare ancora meglio l’inscindibilità del rapporto tra ricerca, didattica e attività assistenziale. Il tavolo proseguirà il prossimo 22 dicembre.
La delegazione del giovane sindacato ha sottolineato come sia importante valorizzare la specificità del personale che opera presso i Policlinici universitari (le così dette AOU), attraverso l'introduzione di precise e specifiche norme contrattuali che abbiano validità per tutti i lavoratori che vi operano in ossequio al combinato disposto tra l’art.5 CCNQ 2016 e l’art. 2 lett.a) del D.lvo 517/99. Indispensabile, ancora, garantire una reale classificazione e valorizzazione delle professionalità del personale universitario integrato nelle AOU, salvaguardandone la possibilità di carriera anche in relazione alle attività di didattica e ricerca svolte nel rispetto dei rispettivi Ordini Professionali e relativi Albi.
Necessario poi definire, nell’ambito della revisione del sistema di classificazione, per il personale della c.d. Sanità Universitaria un giusto inquadramento che tenga conto della collocazione professionale acquisita e del trattamento economico nel tempo maturato in applicazione dell’art.31 del DPR 761/79, attraverso il riconoscimento giuridico dell’applicazione dello stesso art. 31. Consentendo così di recuperare parzialmente il blocco di fatto ventennale delle PEO (progressioni orizzontali) e PEV (progressioni verticali) per il personale universitario assegnato funzionalmente alle AOU.
Anief reputa importante ancora garantire la conservazione della posizione economica e di carriera maturata presso l’AOU, anche nei casi di mobilità, sia esterna che interna all’Ateneo di riferimento. Bisogna poi, per il sindacato, garantire la possibilità, per il personale T.A. e socio-sanitario, di espletare attività didattica come previsto dall’art 6 della 502/92 per il personale del SSR.
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