La sensibilità di chi governa la scuola verso il personale continua a essere carente: è esemplare il caso di oltre mille assistenti amministrativi prestati anche da vent’anni a operare nel ruolo superiore di Direttore dei servizi generali e amministrativi, perché la logica era di immetterli in ruolo in caso di superamento di concorso riservato. Si ritrovano invece a perdere il posto perché l’amministrazione lo cede o lo sta assegnando ai vincitori del concorso pubblico. Quanto accaduto “non rende merito a tali professionalità: il compito dello Stato dovrebbe essere piuttosto quello di preservare chi ha svolto il ruolo di facente funzione Dsga”, ha detto il presidente Anief Marcello Pacifico a colloquio con Italia Stampa.
“Si parla tanto di riapertura delle scuole e una delle condizioni per farlo è la sicurezza: tra il personale che svolge un ruolo fondamentale ci sono anche i Direttori dei servizi generali e amministrativi, per i quali purtroppo ancora oggi vi sono molti posti vacanti. Questi posti liberi, con tanto onore e tanti oneri, da diversi anni sono collocati degli assistenti amministrativi, che ora chiedono un riconoscimento del loro operato. Di tipo professionale, magari con dei passaggi ‘verticali’ per poter rivestire il nuovo ruolo attraverso dei concorsi riservati”.
Invece, non solo questo non è avvenuto, ma una parte di loro si è vista “addirittura rescindere il contratto, a seguito della nomina sul loro posto degli ultimi vincitori di concorso”. Tutto questo è accaduto “durante l’anno, andando in tal modo anche a pregiudicare delle scelte fatte all’inizio del corrente anno scolastico, come quella”, da parte degli amministrativi, “di abbandonare la propria Regione e andare a gestire delle scuole a tanti chilometri di distanza assieme ai dirigenti scolastici”.
Bisogna “cercare, ancora di più in questo momento di crisi della scuola, di non disperdere quelle esperienze maturate” nel tempo, così da permettere “non solo di chiudere quest’anno scolastico e quindi rinnovare i loro contratti sino a fine anno, ma anche di assumere negli anni successivi chi ha svolto il ruolo di facente funzione Dsga. Come Anief – conclude il suo presidente nazionale -, questi diritti vanno non solo richiesti ma anche tutelati. Noi siamo pronti ad avviare delle iniziative giudiziarie per farli riconoscere”.
Anief ricorda che su questo aspetto ha presentato un emendamento alla Legge di Bilancio 2021, così che i facenti funzione, con competenze acquisite dal servizio sul campo, sarebbero potuti andare a coprire tutti i posti liberi come Dsga, anche dopo l’espletamento del concorso ordinario. Ciò non è accaduto e il sindacato ha quindi deciso di attivare il ricorso al giudice del lavoro per ottenere la trasformazione in contratto a tempo indeterminato di tutti coloro che hanno stipulato come Dsga contratti a tempo determinato su posti vacanti e disponibili illegittimamente reiterati per oltre 36 mesi, con richiesta di relativo risarcimento.
Chi volesse ascoltare l’intervista del professor Marcello Pacifico ad Italia Stampa può cliccare qui.
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