Per il TAR Lazio devono essere disposte prove suppletive per i candidati che non hanno partecipare a causa del Covid-19. Pacifico (Anief) aveva chiesto fin dall'autunno di preventivare la loro partecipazione. La decisione giunge dopo la remissione in Corte costituzionale della norma sulle nuove selezioni decisa dal Consiglio di Stato
Il TAR del Lazio dà piena ragione all'Avvocato Patrizia Gorgo dell'Anief sulla necessità di prevedere prove suppletive per la partecipazione al Concorso Straordinario 2020 per quanti non potessero presentarsi per cause correlate alla malattia o alla normativa sul contenimento del contagio da Sars-COV-2. Marcello Pacifico (Anief): “Avevamo ragione noi a sostenere che un docente in quarantena o sottoposto a isolamento fiduciario non poteva vedersi negato il diritto a sottoporsi alle prove scritte del Concorso Straordinario e ora anche il Tribunale ci ha dato ragione”. Ancora possibile preaderire agli specifici ricorsi per richiedere la predisposizione di prove scritte suppletive in caso di impedimento alla partecipazione causato dall'emergenza sanitaria.
Secondo i TAR del Lazio, infatti, considerato che i ricorrenti non hanno potuto partecipare alla prova scritta relativa al concorso straordinario “in quanto sottoposti a misure sanitarie di prevenzione per l’emergenza da Covid-19, che costituisce una situazione di impossibilità oggettiva e la cui violazione configura, peraltro, una ipotesi di responsabilità penale” ha ritenuto “sussistente il pregiudizio irreparabile che i ricorrenti subirebbero nel non poter partecipare alla selezione prima che questa si concluda definitivamente, con conseguente obbligo dell’Amministrazione di prevedere una sessione suppletiva non appena si registreranno le condizioni di sicurezza necessarie”. Il TAR del Lazio, dunque, ha accolto le richieste Anief e concesso ai nostri iscritti l’istanza cautelare, disponendo “l’effettuazione di prove suppletive nei termini che l’Amministrazione indicherà ai ricorrenti”.
L’Anief, giovane sindacato che da sempre si batte per la tutela dei lavoratori della scuola, non aveva dubbi sulla correttezza delle proprie tesi e ricorda a tutti gli interessati che è indispensabile inviare alle amministrazioni competenti prima della data della prova scritta di proprio interesse la specifica Istanza/Diffida per poter, in caso di mancata risposta o diniego, agire in tribunale per ottenere giustizia. “Continuiamo a sostenere che non è questa la strada per far accedere i precari alla loro giusta immissione in ruolo – conclude il presidente Anief – ma il nostro sindacato non permetterà che li si privi della possibilità di partecipare a questo concorso perché vittime della pandemia. Quanti non potranno presentarsi alle prove a causa del Covid saranno tutelati dal nostro sindacato in tribunale e auspichiamo che il Ministero a breve recepisca gli ordini del TAR e provveda a prevedere prove suppletive per tutti gli assenti causa Covid”.
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