Il Tribunale del Lavoro di Modena dà nuovamente piena ragione alle tesi patrocinate dall'Anief e applica il previgente gradone stipendiale 3-8 anni anche ai docenti immessi in ruolo dopo il 2011 con almeno un anno di servizio a termine precedente al 2011, ribadisce, inoltre, il diritto agli scatti di anzianità anche per i lavoratori a tempo determinato. Marcello Pacifico (Anief): “Basta considerare il precariato come servizio di serie B, parità di trattamento a prescindere dalla natura del contratto”
Arriva una nuova sentenza dal Tribunale del Lavoro di Modena che, su ricorsi patrocinati dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Irene Lo Bue, accolgono le tesi del nostro sindacato sul diritto dei docenti immessi in ruolo dopo il 2011, ma con almeno un anno di precariato svolto negli anni precedenti, all'applicazione della “clausola di salvaguardia” che riconosce il mantenimento del gradone stipendiale “3-8 anni” molto più favorevole rispetto a quello applicato dal 2011 in poi. Accolte, anche, le richieste di riconoscimento del diritto agli scatti di anzianità e relative progressioni di carriera anche durante i reiterati contratti a termine prestati dal lavoratore prima dell'immissione in ruolo.
“La giurisprudenza è ormai pacifica nell'affermare il diritto dei docenti assunti con ripetuti contratti a tempo determinato a beneficiare della medesima progressione stipendiale spettante ai docenti di ruolo – spiga Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e i Giudici continuano a darci ragione non ravvisando motivi per porsi in contrasto con tale orientamento. La domanda proposta dai nostri legali, infatti, si fonda sulla piena equiparabilità del personale non di ruolo a quello di ruolo e sull'esistenza di una violazione del principio di non discriminazione stabilito a livello europeo dalla direttiva 1999/70/CE. Sullo stesso presupposto si fonda la richiesta di riconoscimento del diritto a beneficiare della contrattazione economica precedente al 1° settembre 2011 anche per i docenti immessi in ruolo dopo tale data, ma con alle spalle almeno un anno di precariato”. Il Tribunale di Modena, infatti, “accerta il diritto di parte ricorrente a vedersi riconosciuta l’anzianità maturata nel corso di tutti i servizi non di ruolo prestati ai fini giuridici ed economici e, conseguentemente, condanna il Ministero convenuto a conteggiare gli scatti di anzianità in misura pari a quella dei lavoratori assunti ab initio a tempo indeterminato secondo le determinazioni di cui al CCNL di comparto del 29.11.2007 e a corrispondere le differenze retributive maturate”, oltre interessi in misura legale da ogni singola posta sino al saldo effettivo.
L'Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale.
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