Il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico, in diretta dalla sua pagina Facebook, ha detto, al termine dell’incontro con il nuovo titolare di viale Trastevere, Patrizio Bianchi, che “abbiamo intanto abbracciato l’appello di dialogare insieme e costruire il futuro di questo Paese. Durante l’incontro abbiamo voluto mettere alcuni punti urgenti all’attenzione del ministro: intanto ripartire in sicurezza nella didattica in presenza”. È stato sottolineato come in dad si sia svolto un ottimo lavoro, anche attraverso le lodi del Ministro che ha ringraziato i lavoratori e ha “sottolineato come la scuola in questo anno sia stata aperta”. Pacifico ha affermato che nelle scuole che abbiamo oggi non c’è molta sicurezza: “abbiamo bisogno di più aule e di una ridefinizione degli organici in base alle esigenze strutturali, riattiviamo i plessi dismessi. Inoltre adeguiamo l’organico di fatto a quello di diritto: scopriremo che ci sono 200mila posti da assegnare ai ruoli. Dunque bene procedere con i concorsi, ma come ci dice anche l’Europa dobbiamo dare un canale di reclutamento a tutti i precari”. Il presidente ha nominato, insieme a tutte le categorie di precari, anche gli insegnanti di sostegno, per permettere davvero l’inclusione.
“Al ministro abbiamo anche ricordato la questione mobilità – ha continuato il leader Anief – non si può chiedere a un precario di rinunciare al lavoro per stare con la propria famiglia, bisogna coniugare questo con l’altro. Saranno attivati dei tavoli, sul reclutamento, sulla mobilità e altro, noi abbiamo inoltre richiesto un tavolo sul Recovery plan, perché bisogna partire dalle risorse e progettare il futuro della scuola. Siamo d’accordo col ministro, senza la scuola il Paese può chiudere, noi continuiamo ad ascoltare le esigenze dei lavoratori. Certamente insieme possiamo cambiare la scuola. Abbiamo appreso del rinvio delle elezioni per il Cspi, non siamo d’accordo, non è un segno di democrazia rimandare le elezioni, per noi è importante dare la parola ai lavoratori. Come Anief continueremo con le battaglie dei precari italiani, proseguiranno i nostri seminari” e porteremo avanti tutte le azioni possibili per raggiungere “una scuola giusta, equa e solidale”.
PER APPROFONDIMENTI
Il premer Conte ammette le carenze strutturali che si trascinano e dice grazie ai docenti