La mobilità 2021 ha preso il via: ieri sera, senza alcuna anticipazioni e in orario semi-notturno, il ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’ordinanza numero 106 che disciplina le domande di accesso alla mobilità annuale del personale docente, degli educatori e del personale Ata, assieme alle istruzioni per la compilazione. Per il personale insegnante le domande potranno essere effettuate con effetto immediato fino al 13 aprile prossimo. A dispetto delle fortissime richieste dei lavoratori e del sindacato, rimangono confermati i vincoli per l’anno scolastico 2021/22. Tranne alcune limitatissime deroghe, i docenti dovranno sottostare a vincolo triennale (riservato a coloro che “a seguito di domanda volontaria, sia territoriale che professionale” hanno espresso” e ottenuto “una richiesta puntuale di scuola”), a quello quinquennale per i neo-assunti dall’anno scolastico 2020/2021, oltre che al vincolo quinquennale degli insegnanti di sostegno, per i quali continua a non essere considerato il periodo di precariato. Per trasferimenti interprovinciali si riduce addirittura al 25% la percentuale dei posti disponibili, rendendo ancora più improbabile e difficoltoso il ricongiungimento alla propria famiglia.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief “questa ordinanza dice chiaramente che sino ad oggi la politica ha soltanto illuso migliaia di lavoratori della scuola, i quali continuano a rimanere bloccati a centinaia di chilometri da casa, a non potersi spostare dalla loro scuola acquisita volontariamente nell’ultimo periodo e addirittura di rimanere ingabbiati sul sostegno. Anche in questa occasione non si è andati di là dei post-promesse sui social. Anche la riduzione della soglia trasferimenti interprovinciali al 25% dei posti liberi, mentre noi chiedevamo il 100%, la dice lunga sulla correttezza dell’amministrazione nel decidere le regole dei movimenti del personale scolastico. A questo punto, a meno che non si voglia dare seguito agli emendamenti che superano i vincoli per i neo assunti in arrivo nel decreto Sostegni, per noi la partita si sposta tutta nei tribunali della Repubblica”.
Con l’ordinanza n. 106 inizia la mobilità annuale del personale docente, degli educatori e del personale Ata. L’ordinanza, con i relativi allegati, prevedono anche le fasce temporali riguardanti le altre professionalità: entro il 19 maggio saranno ultimati gli adempimenti degli uffici periferici del Ministero, con i movimenti che saranno pubblicati il 7 giugno prossimo. Per il personale insegnante le domande potranno essere effettuate con effetto immediato fino al 13 aprile prossimo. Il personale educativo potrà presentare domanda di mobilità dal 15 aprile al 5 maggio 2021. Le operazioni saranno concluse entro il 19 maggio, la pubblicazione dei movimenti avverrà l’8 giugno. Per il personale ATA, le domande potranno essere effettuate da oggi fino al 15 aprile. Gli adempimenti degli uffici si svolgeranno entro il 21 maggio, la pubblicazione dei movimenti è fissata per l’11 giugno. Gli insegnanti di Religione Cattolica potranno presentare domanda di mobilità dal 31 marzo al 26 aprile, i movimenti saranno pubblicati il 14 giugno.
GLI ASSURDI VINCOLI
Tra i vincoli che permangono fanno scalpore, se si eccettuano alcune limitatissime deroghe, il vincolo triennale, per coloro che “a seguito di domanda volontaria, sia territoriale che professionale” hanno espresso” e ottenuto “una richiesta puntuale di scuola”, il vincolo quinquennale per i neo-assunti dall’anno scolastico 2020/2021, come pure quello degli insegnanti di sostegno, per i quali continua a non essere considerato il periodo di precariato.
MOVIMENTI TRA PROVINCE, PERCENTUALE RIDOTTA
Inoltre, viene confermato per il terzo anno consecutivo il Ccnl sulla mobilità sottoscritto inopinatamente dagli altri sindacati nell’anno scolastico 2019/20: se nel 2019/20 la percentuale maggiore è stata destinata ai trasferimenti interprovinciali (40%), questa aliquota è diminuita per il corrente anno scolastico (30%) e diminuirà ancora per il prossimo anno scolastico 2021/22, raggiungendo una percentuale equivalente a quella da destinare alla mobilità professionale (25%).
PER APPROFONDIMENTI:
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