Sulla mobilità del personale DSGA neo immesso in ruolo, il ministero dell’Istruzione dimostra ancora una volta di non avere le idee chiare. Con l’ordinanza sulla mobilità pubblicata qualche giorno fa, la confusione è aumentata: nello specifico, non si comprende, testo alla mano, se il Dsga neo immesso in ruolo debba obbligatoriamente confermare la scuola di servizio oppure se gli viene data la possibilità di scegliere un’altra istituzione scolastica tra quelle vacanti. Si tratta di un’incertezza da cancellare, perché si andrebbe a danneggiare altro personale.
“Speriamo vivamente – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - che il ministero dell’Istruzione intervenga con urgenza a chiarire il dubbio. È opportuno ricordare che il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, al momento, è inquadrato come personale ATA e trattato però diversamente, continuamente bistrattato e dimenticato. È paradossale che venga stabilito in un bando di concorso il vincolo quinquennale, in barba al vigente CCNI sulla mobilità”.
L’ordinanza sulla mobilità 2021 aggiunge dubbi alla già intricata situazione dei Direttore dei servizi generali e amministrativi. All’art. 22 comma 8 del documento, il ministero riporta infatti che “…gli interessati, prima dello svolgimento delle procedure di mobilità, confermano quale sede di titolarità la sede su cui sono stati assegnati all’atto dell’immissione in ruolo o, in subordine, la scelgono nella provincia di assegnazione tra le sedi vacanti nell’a.s. 2020/2021, comprese quelle non confermate, per ordine di graduatoria di merito…”. Il Ministero utilizza la congiunzione “o” insieme alla proposizione “in subordine”, creando interpretazioni varie sul senso della frase.
Delle due l’una, e in questo caso la congiunzione “o” è pertinente. Quindi la domanda è: “è possibile per il DSGA neo immesso in ruolo scegliere se confermare la scuola di servizio “o” scegliere altra istituzione scolastica tra quelle disponibili vacanti nell’a.s. 2020/2021?”. Oppure, “il dsga neo immesso in ruolo deve obbligatoriamente confermare la scuola di servizio”.
Secondo Anief, se la prima ipotesi è quella corretta andrà a discapito dei Dsga già di ruolo che non potranno ottenere anche con un punteggio più alto rispetto ai colleghi neo-immessi in ruolo nelle sedi lasciate libere per pensionamento Quota 100 nell’anno scolastico precedente. Quindi, al danno si aggiunge la beffa che va a colpire a cascata altro personale. Di questo comma 8 è opportuno far presente che le organizzazioni sindacali non sono state preventivamente informate.
Il giovane sindacato, pertanto, invita tutti i DSGA neo immessi in ruolo ad aderire all’apposito ricorso contro questo iniquo vincolo quinquennale: è possibile aderire direttamente dal sito Anief al seguente link https://anief.org/ricorsi/mobilita-21-22 prestando attenzione alle istruzione che verranno rese note nei prossimi giorni.
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