L’organico Covid potrà essere riconfermato per il prossimo anno scolastico 2021/22: l’annuncio è arrivato ieri, durante l’incontro tra amministrazioni e sindacati: si tratta di 50.000 ATA, perlopiù collaboratori scolastici, e 25.000 docenti assunti quest’anno a tempo determinato per fronteggiare l’emergenza sanitaria, ottimizzare la sorveglianza e la messa in sicurezza delle scuole, assicurare igiene continua degli spazi. Al momento, scrive la stampa specializzata, si tratta di un impegno ma non c’è ancora il documento normativo, per il quale probabilmente bisognerà attendere il periodo estivo.
“La prima parziale risposta dell’amministrazione per noi è importante – spiega Marcello Pacifico – presidente nazionale Anief – ma siamo ancora alle buone intenzioni. Tra l’altro riguarderebbe solo il prossimo anno e non, come sarebbe opportuno, la trasformazione dei docenti e Ata aggiuntivi in pianta stabile nell’organico delle rispettive categorie. L’esigenza di aggiungere qualche unità di personale in ogni istituto autonomo è legata infatti al Covid19, ma di fatto è anche una necessità assoluta, perché le nostre scuole hanno estremo bisogno di personale aggiuntivo, per mille motivazioni che vanno dalla sostituzione del personale titolare al supporto ai tanti progetti e alle enormi incombenze che vengono condotti nei luoghi di formazione pubblica”.
Arriva una prima parziale conferma sull’organico aggiuntivo ribattezzato Covid. L’organico, scrive Orizzonte Scuola, si è rivelato indispensabile da tanti punti di vista, ma che il Ministero non ha presentato come inserito nel cosiddetto organico di diritto per l’anno scolastico 2021/22. Si tratta spesso, soprattutto per gli ATA, di personale al primo incarico dalla lunga lista delle graduatorie. Graduatorie ATA che il prossimo anno verranno rinnovate per il prossimo triennio 2021/23. Quando si parla di riconferma del personale, si intende in linea generale, non nei singoli posti occupati quest’anno. In ogni caso per l’attribuzione delle supplenze bisognerà scorrere di nuovo le graduatorie. Quello preso dall’amministrazione centrale è comunque “un impegno importante, che farebbe tirare un sospiro di sollievo alle migliaia di persone interessate dall’incarico”.
Anief reputa positivamente l’intenzione espressa dal ministero dell’Istruzione sulla riconferma dei 75 mila posti aggiuntivi anche per il prossimo anno scolastico. Il giovane sindacato, tuttavia, continua a chiedere la trasposizione delle unità Covid aggiuntive nell’organico di diritto, sia dei docenti che del personale Ata. In questo modo, si ovvierebbe anche all’ingiusta collocazione temporale della scadenza dei contratti stessi, fissata ad oggi al termine delle lezioni e non almeno al 30 giugno 2021. Anche la politica si era mossa per attuare la proroga chiesta del sindacato, anche con un ordine del giorno rivolto al Governo da parte dell’on. Virginia Villani: “appare irragionevole che i circa 60-70 mila docenti che costituiscono l’organico Covid 19 siano nominati come supplenti brevi”, ha giustamente spiegato la deputata del M5S.
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