Durante l’incontro del 16 giugno 2021, i dirigenti dell’Ufficio V della DGSP avevano informato le organizzazioni sindacali che le domande complessivamente presentate erano circa 8mila. Oggi, il delegato alle relazioni sindacali ha inviato ai sindacati un file con i numeri reali
Dalla lettura dei dati forniti apprendiamo che il numero di domande di partecipazione alle prove sono ben diversi rispetto a quelli forniti durante l’incontro del 16 giugno. Le domande inoltrate al sistema dal personale scolastico, infatti, non arrivano nemmeno a 800, e dobbiamo specificare che un paio di centinaia di esse sono a rischio esclusione per mancanza di requisiti. Pare che i dirigenti dell’ufficio V abbiano scambiato gli accessi alla piattaforma Polis, che alla data del 16 giugno erano oltre 8mila, per domande presentate. Quello che è accaduto è surreale.
Anief, nel prendere atto dell’ennesimo flop sia in termini gestionali che di efficacia finalizzata alle reali esigenze del sistema, ha chiesto un incontro urgente per conoscere i numeri reali e determinare tutti i passaggi che porteranno alla formulazione delle decine di graduatorie, primo fra tutti quello della composizione delle commissioni, che dovranno avere al loro interno tutte le competenze per giudicare con correttezza e consapevolezza i candidati. Ovviamente spingeremo affinché ci sia una velocizzazione delle procedure, in modo da poter avere la pubblicazione delle graduatorie definitive in tempo utile per le nomine al primo settembre 2021.
La posizione di Anief
Oggi i numeri ci dicono che anche questa volta il bando messo a punto dal MAECI è fallimentare, avremo graduatorie corte che si esauriranno nel giro di due o tre anni, mentre la legge parla di validità sessennale delle medesime. L’amministrazione sarà ancora costretta a rincorrere le graduatorie che si esauriscono, predisponendo nuove prove per nuove graduatorie, con grave nocumento al funzionamento delle scuole, dei corsi e dei lettorati italiani all’estero. Prendiamo ancora atto che la posizione di Anief è quella giusta: bisogna fare dei bandi che facciano partecipare tutto il personale scolastico di ruolo che ha superato l’anno di prova in possesso di una certificazione linguistica di livello B2. Via tutti i lacci e i lacciuoli che impediscono la partecipazione alle prove, va cancellata l’intesa sui requisiti dell’aprile 2018 firmata dalle altre organizzazioni sindacali, e va una volta per tutte riformato il D.lgs 13 aprile 2017 n° 64, fonte normativa che è l’origine del declino di questo piccolo ma fondamentale settore della nostra diplomazia culturale.
Scarica il file con i numeri sulle domande
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