A 15 giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, nonostante l’entusiasmo del Ministro Bianchi per il “celere” avvio dello stesso, un grido di allarme giunge alle nostre sedi territoriali da parte di supplenti, docenti e Ata, che non hanno ancora ricevuto lo stipendio dei mesi di maggio e giugno 2021
A nulla valgono i rassicuranti avvisi di NOIPA che comunica le diverse emissioni speciali, ultimo, in ordine cronologico, quello del 23 settembre che annuncia la data di esigibilità al 28 settembre 2021.
“Supplenti e volontari VV.F.: 28 settembre 2021 data di esigibilità
Martedì 28 settembre 2021 è la data di esigibilità per l'accreditamento dei pagamenti relativi all'emissione speciale del 17 settembre 2021 per il personale supplente breve e saltuario e i volontari VV.F.. L'emissione ha interessato i contratti che alla data del 17 settembre 2021 siano stati autorizzati dalle segreterie scolastiche e per i quali, contestualmente, il sistema della Ragioneria Generale dello Stato abbia verificato la disponibilità di fondi sui relativi capitoli di spesa. Si ricorda che gli istituti di credito, come previsto dalla normativa SEPA, possono effettuare gli accreditamenti sui singoli conti correnti dalle 00.00 fino alle 24.00 del medesimo giorno".
Serve un tempestivo e risolutivo intervento da parte del MI al fine di garantire l’immediato accredito delle somme spettanti a tutto il personale supplente a fronte del servizio già prestato. È assurdo oltre che intollerabile questo protrarsi dell’annosa questione degli stipendi non pagati al personale precario che, al pari di quello di ruolo, garantisce i servizi quotidiani del sistema scolastico italiano.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha affermato che “questi supplenti che attendono l’accreditamento dello stipendio molto spesso sono costretti a spostarsi a centinaia di chilometri dalla loro residenza per raggiungere il posto di lavoro: anticipano, per lavorare, spese vive per i viaggi, il pernotto, sottoscrivono affitti e si sobbarcano spese aggiuntive non indifferenti. Chi pensa, in seno all’amministrazione, che trattandosi di supplenti possono permettersi di attendere sbaglia quindi due volte: in assoluto e perché si infierisce su chi ha estremo bisogno dei soldi guadagnati per andare avanti”.
Anief, per rispondere alle numerose segnalazioni pervenute presso gli sportelli di consulenza del territorio nazionale, oltre che a intervenire direttamente con il MI, segnalando la questione, ha deciso di mettere a disposizione dei propri associati un modello di diffida per chiedere l’immediato accredito dello stipendio. Ricevere lo stipendio entro le tempistiche indicate dal CCNL di riferimento è un diritto di tutti i lavoratori e i precari della scuola non fanno certamente eccezione.
Il personale coinvolto ha quindi diritto di presentare una diffida alla Ragioneria territoriale delle Stato - nella provincia di competenza - chiedendo l’immediato accredito dello stipendio.