Potrebbe esserci già un primo cambio di rotta al Ministero dell’istruzione e del Merito proprio sul rinnovo del contratto scuola scaduto. Il nuovo Ministro Giuseppe Valditara sarebbe pronto a non togliere fondi alla valorizzazione del docente del MOF promettendo invece nuove risorse in legge di bilancio. Lo scrive oggi la stampa specializzata, riportando le parole del neo-ministro Giuseppe Valditara, che al Corriere della Sera ha detto che “nella legge di Bilancio ci sarà grande attenzione alla scuola, senza dover toccare il fondo per la valorizzazione professionale. Già giovedì incontrerò i sindacati”. Mancano solo due giorni per sapere se andrà in questo modo. “Se la volontà di Valditara fosse confermata dai fatti allora la domanda sorgerebbe spontanea: niente più risorse aggiuntive per il rinnovo contrattuale? E spostare una parte di quelle risorse dal MOF garantirebbe un aumento in busta paga per gli insegnanti fra i 15-20 euro circa”. Considerando “l’emergenza energetica e altri temi caldi come quello delle pensioni” che “potrebbero avere la precedenza”, quella eventuale sottrazione dei fondi già accordati rischierebbe di far venire meno le già poche risorse a disposizione per il rinnovo contrattuale.
“Se le cose stanno così – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – si tratterebbe di una decisione poco felice. I 340 milioni garantirebbero infatti degli aumenti utili a portare sopra i 100 euro medi gli aumenti di docenti e personale Ata. Per noi quell’accordo, peraltro già trasmesso alla Funzione Pubblica per l’assenso di rito, è già stato sottoscritto in Aran. Punto. Non si torna indietro. Quello che ci aspettiamo dal nuovo ministro dell’Istruzione è invece la volontà di chiudere il prima possibile il contratto collettivo nazionale 2019/21, come stiamo chiedendo all’Aran dal mese di maggio andando a sottoscrive un ‘contratto ponte’ a condizione di una integrazione delle risorse”.
“È una volontà espressa nelle ultime ore anche dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Negare i 340 milioni del Mof non avrebbe quindi senso. C’è un impegno preciso da tutti i partiti al Governo nell’aumentare gli stipendi, sempre più sotto l'inflazione a due cifre registrata negli ultimi 15 anni e incrementata con il Covid e la guerra in Ucraina. Lo ripeteremo, a chiare lettere, anche dopodomani, giovedì mattina, nell’incontro fissato dal ministro Giuseppe Valditara, quando presenteremo i punti salienti del Manifesto Anief sull’Istruzione. È da lì che partiremo per indicare le priorità per la riforma e attuazione del pnrr e per la prossima legge di bilancio. Noi siamo pronti”, conclude il leader dell’Anief.
PER APPROFONDIMENTI: