Stamane il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto con le assunzioni per la Pubblica amministrazione, al fine di rafforzare la capacità amministrativa della macchina pubblica. Il sindacato Anief, attraverso il suo presidente nazionale Marcello Pacifico, mette subito in chiaro che “senza doppio canale di reclutamento, con assunzioni da Gps anche su disciplina e da seconda fascia, per la scuola anche questa procedura si tradurrà in un fallimento, lo stesso che ha portato ai 240 mila supplenti annuali che abbiamo oggi”.
Con il decreto legge approvato oggi in Consiglio dei ministri, il ministero dell'Istruzione e del Merito ha avviato un piano di assunzioni a tempo indeterminato di docenti, in attesa dello svolgimento dei concorsi previsti dal Pnrr: lo ha affermato oggi il ministro Giuseppe Valditara sottolineando che "con il piano che abbiamo deciso di affiancare alle misure previste dal Pnrr, puntiamo a creare le condizioni per il regolare avvio del prossimo anno scolastico, assicurando la continuità didattica per gli studenti, la qualità dell'insegnamento e la riduzione del precariato".
Dallo stesso ministero arriva anche una "pronta e significativa" risposta agli studenti con disabilità "con la più rilevante immissione in ruolo di docenti di sostegno degli ultimi anni, rendendo più selettive le procedure di reclutamento". Inoltre, dice ancora il ministro, il dicastero è in procinto di avviare una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari". Infine, con il decreto "si interviene sulle modalità di svolgimento del concorso per i dirigenti tecnici con funzioni ispettive del ministero dell'Istruzione, in modo da sbloccare le procedure per il relativo reclutamento, ferme da anni".
Il sindacato Anief ribadisce la sua contrarietà ad un piano di assunzioni che non prevede la stabilizzazione dei candidati presenti nelle Graduatorie provinciali per le supplenze: già nel primo pomeriggio il giovane sindacato aveva dichiarato la sua contrarietà rispetto ad alcune bozze di decreto circolate. “La bocciatura dell’Anief – sottolinea il suo presidente nazionale - è motivata dal fatto che si tratta di un atto peggiorativo della precedente gestione della fase transitoria e porterebbe il sindacato a chiedere un intervento del Parlamento per emendare profondamente la norma, così da onorare l'accordo siglato il mese scorso tra ministero e parti sociali”.