Senza interventi decisi e immediati, nella scuola la prossima estate si andrà verso un nuovo record di precari: avviare un concorso straordinario ter è inutile, a meno che non si assume in ruolo da prima e seconda fascia delle GPS. Lo chiede oggi Marcello Pacifico, presidente Anief, intervistato da Orizzonte Scuola. Il sindacalista rappresentativo ha ricordato che da alcuni anni oltre la metà delle immissioni in ruolo autorizzate dal Mef “non si riescono a coprire perché non si utilizzano le GPS. A parità di titoli – ha spiegato - i docenti vengono chiamati per fare i supplenti anche tutto l‘anno ma non per le immissioni in ruolo. Anief ha sempre chiesto di riaprire le Gae o assumere in subordine da GPS. Fino a quando non si farà questo, non si troverà una soluzione: tutte le procedure concorsuali adottate fino a oggi hanno portato alla metà dei posti autorizzati per le immissioni in ruolo andata vacante”.
Pacifico ha quindi detto che il decreto sulle assunzioni nella PA e nella Scuola approvato dal Governo e “che deve essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale – continua Pacifico -, non fa altro che ripetere gli errori degli ultimi sette anni e non risolve il problema della precarietà”. L’Anief lo ha spiegato al ministero dell’Istruzione durante l’ultimo confronto sul reclutamento: “Abbiamo ribadito – ha detto il presidente - la necessità di assumere da I e II fascia GPS anche su posti curricolari. L’idea di fare un concorso straordinario ter senza questa misura l’abbiamo ritenuta inutile. Il Ministero ci ha spiegato che il concorso straordinario ter e l’assunzione dalle GPS non sarebbero state riconosciute dall’Europa per l’obiettivo delle 70 mila assunzioni. Il problema vero per noi è riassorbire la precarietà il prima possibile, non le 70 mila assunzioni da concorso come fossero prescritte dal medico”.
“Rispetto alle assunzioni da GPS Sostegno – continua il leader dell’Anief - abbiamo evidenziato anche che negli anni passati sono andati vacanti 14mila posti, nonostante ci siano oltre 17mila specializzati. Questo perché bisognerebbe mettere i docenti nelle condizioni di scegliere più province a priori. Al TFA Sostegno più della metà dei posti viene bandito al sud: bisogna fare in modo che si possano scegliere anche le province del nord se si ha bisogno che i docenti vadano al nord”.
Pacifico affronta anche il problema dei vincoli alla mobilità del personale: “se va bene per quest’anno rimuoverli non va bene rimetterli dal prossimo anno. In ogni caso il problema della continuità didattica non sta nei vincoli, lo abbiamo ribadito: serve semmai un’indennità di trasferta. Quindi i punti sono: doppio canale di reclutamento anche da GPS, eliminazione dei vincoli anche per il futuro con un’indennità di trasferta, unitamente alla trasformazione dell’organico dei posti in deroga di sostegno sull’organico di diritto. Così si potrebbero programmare 120 mila immissioni in ruolo garantendo la continuità didattica. Bisogna riflettere inoltre sulla gestione delle attuali graduatorie concorsuali e vanno messe a esaurimento le graduatorie del concorso ordinario. Chiediamo l’integrazione delle graduatorie del concorso straordinario bis che era nato per far entrare tutti i partecipanti aventi titolo e che ha visto soltanto 3000 assunti sui 30mila partecipanti”.
Il presidente dell’Anief ha anche commentato i numeri degli organici 2023/24, appena presentati dal Ministero, che sostanzialmente si confermano i dati dello scorso anno: “Riteniamo – dichiara Pacifico - che i 6.000 posti per combattere la dispersione scolastica sono insufficienti, il numero andrebbe raddoppiato. Per scienze motorie gli attuali 4000 posti sono pochi in rapporto alla reale necessità, anche per questo il numero deve essere raddoppiato. Bisogna trasformare tutti i posti in deroga assegnati alle scuole in organico di diritto. E soprattutto serve un organico aggiuntivo”.
Sull’incontro tenuto a proposito delle problematiche del personale Ata, affrontate in sede di rinnovo del Contratto, Pacifico ha chiesto che “vengano destinate specifiche risorse per valorizzare nel contratto i profili professionali, e utilizzare tutte le risorse messe al tavolo contrattuale anche per il personale ATA e DGSA. E’ arrivato il momento di attuare il passaggio da segretario a direttore con aumenti cospicui di indennità di direzione. Bisogna sbloccare i passaggi verticali del personale e attivare le figure intermedie che esistono da 30 anni nel contratto ma realmente non ci sono. È poi necessario – conclude il sindacalista autonomo - lavorare sull’organico aggiuntivo, riconoscere il buono pasto e la carta formazione. Infine è importante dare la possibilità di spostarsi in uscita, mi riferisco alla mobilità intercompartimentale”.
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