ANIEF risponde alle FAQ su ricostruzione di carriera, carta del docente, scatti stipendiali, risarcimenti, salario accessorio e ferie del personale scolastico dopo l’approvazione del decreto legge 69/2023 “Infrazioni”
RICOSTRUZIONE DI CARRIERA
D. Quali sono le modifiche apportate dal decreto legge 69/2023 “Infrazioni” in tema di ricostruzione di carriera?
R. Ai docenti immessi in ruolo dal 2023/2024, il servizio preruolo sarà valutato per intero, ai fini economici e giuridici. Sarà però valutato esclusivamente il servizio di insegnamento effettivamente prestato.
D. La nuova disciplina riguarda anche gli immessi in ruolo prima del 2023/2024?
R. No, per gli immessi in ruolo nel 2022/2023 o negli anni precedenti continua ad applicarsi la previgente disciplina che prevede 1) la valutazione per intero ai fini economici e giuridici dei primi quattro anni di servizio preruolo e per i due terzi del periodo eventualmente eccedente (il rimanente terzo è valutato solo ai fini economici); 2) il riconoscimento come anno scolastico intero dei servizi di durata di almeno 180 giorni oppure prestati ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.
D. La nuova disciplina è più o meno vantaggiosa?
R. Dipende dal tipo di servizio preruolo di ogni docente. Ad esempio, la nuova disciplina è certamente più vantaggiosa per i docenti che hanno svolto solo supplenze annuali (fino al 31 agosto), 50 mila l'anno scorso e per gli ATA quasi sempre supplenti annuali. Per chi invece ha svolto prevalentemente servizio a tempo determinato con supplenze fino al termine delle attività didattiche o brevi e saltuarie, la nuova disciplina comporta una riduzione nell’anzianità di servizio utile ai fini della ricostruzione e, pertanto, un danno economico.
D. Cosa sta facendo ANIEF per evitare questo danno?
R. ANIEF ha presentato emendamenti al Decreto Infrazioni per rendere opzionale la scelta tra la nuova e la precedente disciplina sulla ricostruzione di carriera, in modo che ogni docente possa optare per quella più vantaggiosa in base al proprio preruolo, secondo quanto già affermato dalla Cassazione.
D. E se gli emendamenti fossero respinti?
R. ANIEF impugnerà tale norma nuovamente fino ad arrivare per la quarta volta sul tema alla Corte di giustizia europea, a meno che sia accolta la proposta di garantire la parità di trattamento economica e giuridica tra personale precario e di ruolo.
D. Gli assunti nel 2022/2023 o in anni precedenti possono continuare a ricorrere per ottenere il riconoscimento per intero di tutto il preruolo?
R. Sì, la nuova disciplina in tema di ricostruzione di carriera non influisce sui ricorsi già presentati o da presentare per i docenti che chiedono il riconoscimento per intero di tutto il preruolo. VAI AL RICORSO
SCATTI SIPENDIALI, RISARCIMENTI, SALARIO ACCESSORIO
D. Chi è ancora precario può accedere agli scatti stipendiali?
R. La normativa italiana vigente, in netto contrasto con quella comunitaria, non prevede alcun avanzamento retributivo per il personale precario. ANIEF lo ha denunciato in Senato e lo denuncerà alla Commissione Europea perché non sia archiviata la procedura d'infrazione pendente. È comunque possibile, nelle more, dal 2016 ottenere il riconoscimento delle differenze retributive maturate e non percepite durante il periodo di precariato attivando lo specifico ricorso ANIEF, dopo le vittorie in Corte di giustizia europea e in Cassazione, insieme ai risarcimenti fino a 12 mensilità per l'abuso dei contratti a termine. VAI AL RICORSO.
Si ricorda, inoltre, che secondo la giurisprudenza i supplenti brevi e saltuari possono ricorrere per aver riconosciuto il salario accessorio negato (RPD- retribuzione professionale docenti, CIA- contributo individuale accessorio). VAI AL RICORSO.
CARTA DEL DOCENTE
D. La Carta del docente di 500 euro all’anno per la formazione e l’aggiornamento spetta anche ai docenti precari?
R. Dopo le numerose vittorie ANIEF, prima in Corte di Giustizia Europea e poi nei tribunali di tutta Italia, che hanno riconosciuto il diritto alla Carta anche ai docenti precari, il Decreto Infrazioni ha esteso per il 2023 tale beneficio anche al personale docente con contratto a tempo determinato annuale fino al 31 agosto.
D. La Carta del docente spetta ai docenti con supplenza annuale solo per l’anno 2023?
R. Il Decreto Infrazioni estende la Carta al personale supplente annuale per l’anno 2023. Pertanto tale estensione va intesa come riferita agli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024, che hanno in comune l’anno indicato nella norma.
D. Come possono ottenere la Carta di 500 euro annui i docenti con contratto al 30 giugno o quelli che hanno svolto supplenze al 31 agosto negli anni precedenti?
R. Per i docenti non ricompresi nell’estensione prevista dal Decreto Infrazioni è necessario presentare ricorso con ANIEF, che lo propone senza costi ai propri iscritti. È possibile recuperare fino a cinque anni di mancata assegnazione della Carta del docente. VAI AL RICORSO
D. Possono ricorrere anche i docenti immessi in ruolo per recuperare la Carta del docente non assegnata durante gli anni di precariato?
R. Sì.
FERIE NON FRUITE
D. I docenti precari con contratto al 30 giugno hanno diritto al pagamento delle ferie non fruite?
R. La suprema Corte di Cassazione ha confermato che in nessun caso il docente a termine può perdere il diritto all’indennità̀ sostituiva delle ferie per il solo fatto di non avere chiesto la fruizione delle ferie, se non dopo essere stato invitato dal datore di lavoro a goderne, con espresso avviso della perdita, in caso diverso, del diritto alle ferie ed alla indennità̀ sostitutiva. È quindi possibile, in questi casi, ottenere la monetizzazione delle ferie non fruite attraverso uno specifico contenzioso. VAI AL RICORSO.