C’è delusione per il contratto unilaterale e l’ordinanza ministeriale che regolano le operazioni di mobilità del personale per l’anno scolastico 2023-24 lasciando però fuori o in dubbio decine di migliaia di potenziali candidati: in attesa di un intervento legislativo, rimane infatti l’incertezza sull’obbligo di permanenza nella sede di immissione in ruolo per almeno tre anni per i docenti assunti a partire dal 1° settembre 2022; ed è stato anche confermato il divieto di presentare domanda di mobilità per i docenti che hanno ottenuto un trasferimento o un passaggio di cattedra o ruolo in un’altra provincia.