Ai dipendenti pubblici e della scuola il Governo dà, ma toglie anche: se la Legge di Bilancio 2024 tanta di coprire il costo della vita, in attesa del rinnovo contrattuale 2022/24, attraverso un’indennità (IVC), peraltro non adeguata, con la busta paga di gennaio 2024 verrà meno l’emolumento accessorio una tantum assegnato per tutto il 2023. Si tratta appena dell’1,5% dello stipendio, ma considerando l’entità modesta degli stipendi della scuola, non è affatto una riduzione marginale: “i beneficiari – scrive oggi la stampa specializzata - includevano dai collaboratori scolastici ai docenti delle superiori, con un incremento variabile da 20,53 euro a 44,38 euro al mese a seconda del gradone di anzianità”.