Miur ancora una volta travolto dall’Anief presso il Tribunale del Lavoro di Roma in favore di due collaboratrici scolastiche che chiedevano il riconoscimento immediato e per intero del servizio svolto a tempo determinato nella ricostruzione di carriera. Il Ministero dovrà immediatamente re-inquadrare le due ricorrenti, pagare loro le differenze retributive non corrisposte e 8.000 Euro di spese di giudizio. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Ancora una vittoria in favore del personale ATA da troppo tempo discriminato e “dimenticato” dal Miur.
Sono targate Anief le due sentenze emanate dal Tribunale del Lavoro di Roma che accolgono i ricorsi presentati dagli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Salvatore Russo in favore di due collaboratrici scolastiche che rivendicavano il diritto al riconoscimento immediato e per intero del lungo servizio svolto con contratti a termine ai fini della ricostruzione di carriera, con conseguente pagamento delle differenze retributive dovute in funzione del loro collocamento nella fascia stipendiale corretta. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Il personale ATA precario è discriminato all'interno della contrattazione collettiva e nella normativa interna che regola la ricostruzione di carriera all'atto dell'immissione in ruolo, con in più l'aggravante di un termine più lungo per ottenere il cosiddetto 'riallineamento della carriera', che per il personale ausiliario e per i collaboratori scolastici è di ben 4 anni superiore rispetto a quello dei docenti e, troppo spesso, non viene neanche effettuato immediatamente. Il nostro sindacato continuerà la sua battaglia al fianco di tutti i lavoratori della scuola fino a quando ogni discriminazione normativa e contrattuale non sarà superata nel pieno rispetto delle direttive eurounitarie”.