Sugli organici la Ministra Fedeli ammette: ancora 90 mila insegnanti precari, in pratica uno su otto
La supplentite nella scuola continua: il fenomeno perdura nonostante la riforma della Buona Scuola approvata dal Governo Renzi e i suoi decreti delegati. La colpa è del Miur e del Mef che continuano ad utilizzare gli organico di fatto per coprire supplenze annuali o al termine delle attività didattiche su posti per lo più senza titolare. Addirittura per il sostegno uno su tre è assegnato in deroga, a discapito di uno degli aspetti più importanti per l’assolvimento del diritto allo studio, quale è la continuità didattica.
Anief smentisce l'assenza di insegnanti di sostegno precari, citati dalla Ministra per giustificare i ritardi di copertura delle cattedre scoperte: la verità è che gli specializzati ci sono ma il Governo li ignora e continua a bandire TFA lasciando il personale fuori dalle graduatorie per il reclutamento, e con lo 0,25% di possibilità di insegnamento (20 scuole su 8.400 scelte dalle GI e niente GAE). E a novembre lo Stato italiano dovrà rispondere all'Anief in Consiglio d'Europa sul reclamo dichiarato ammissibile. Se precario o di ruolo ricorri con Anief in tribunale per ottenere scatti di anzianità, il pagamento dei mesi estivi e adeguati risarcimenti. Ai ricorsi sono interessati pure i lavoratori già assunti a tempo indeterminato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Il vento sta cambiando, perché il prossimo mese lo Stato italiano dovrà rispondere all'Anief in Consiglio d'Europa sul reclamo dichiarato ammissibile. La richiesta dell’Anief, riconosciuta dal Comitato Europeo dei diritti sociali come rappresentativa delle istanze del personale docente e Ata, è stata infatti accolta e a Bruxelles è stato dichiarato ammissibile il ricorso 146/17, nel quale si denuncia la ripetuta violazione della Direttiva 1999/70/ UE, ribadita dalla Legge 107/15 e dalle sentenze della SS. UU. della Cassazione (22552 e ss. 2016).