Gli uffici Scolastici Regionali di diverse regioni, le sezioni periferiche del Miur, in questi giorni stanno procedendo a rilasciare una serie di deleghe ai dirigenti scolastici per difendere l'amministrazione nelle cause di lavoro promosse dai dipendenti della scuola. In pratica, i nostri capi d’istituto si sostituiscono a tutti gli effetti all’Avvocatura generale dello Stato e ai suoi legali di professione. Allargando ulteriormente la forbice tra le sempre più numerose competenze e professionalità a trecentosessanta gradi richieste e l’entità degli stipendi a loro assegnati, terribilmente più bassi di quelli dei colleghi della stessa area di lavoro, con un disavanzo annuo medio di circa 40mila euro annui.
Marcello Pacifico (presidente Udir): È un'abitudine illegittima, perché l'incombenza è attribuita dalla legge vigente ai funzionari degli uffici legali, istituiti presso le amministrazioni periferiche del Ministero dell’Istruzione. Quindi, non può essere “scaricata” sui dirigenti scolastici. In secondo luogo, con questa richiesta anomala si va a gravare su una categoria già impegnata con un numero sempre più elevato di adempimenti. Per noi i presidi non sono dunque tenuti a surrogare gli appositi uffici, anche perché non hanno le competenze tecniche per svolgere questa delicatissima attività. Nel frattempo, invitiamo gli stessi dirigenti scolastici a chiarire tale posizione con l’amministrazione regionale di appartenenza.