Lo schema di regolamento su cui sarà redatto il bando, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, riconosce come utili gli anni di precariato solo se il candidato è comunque già in ruolo. Il sindacato ricorre quindi in tribunale contro il D.M. n. 138/17. Viene contestato, in particolare, l’articolo 6 perché non tiene conto della sentenza del Consiglio di Stato n. 4724 del settembre 2014, attraverso la quale è stato rigettato l’appello del Miur contro alcuni docenti, neo-immessi in ruolo con anni di precariato alle spalle. In precedenza, il Tar Lazio con la sentenza n. 8086/2013 e la n. 9729 del 16 settembre 2014 ottenuta dai legali dell'Anief, aveva infatti permesso a cento precari di partecipare alla precedente procedura concorsuale: tre di loro oggi sono diventati definitivamente Dirigenti scolastici.
L’impugnazione al ricorso al Tribunale amministrativo regionale è pertanto finalizzata alla partecipazione al concorso per diventare dirigenti scolastici dei docenti neo-immessi in ruolo nell'a.s. 2017/2018 (o immessi in ruolo negli anni precedenti che non hanno ancora superato l'anno di prova) e di quei precari abilitati che abbiano svolto almeno 5 anni di servizio nella scuola statale o paritaria. Ai fini del raggiungimento del quinquennio, per il sindacato valgono anche gli anni di dottorato. Per partecipare al ricorso è necessario presentare la domanda secondo i tempi che verranno stabiliti attraverso il successivo bando e le indicazioni del sindacato. Per aderire vai al seguente link. Scadenza 13 ottobre 2017.
Marcello Pacifico (presidente Anief): Non si comprende per quale motivo il Miur non abbia tenuto conto del servizio pre-ruolo che ha la medesima valenza di quello di chi ha un contratto a tempo indeterminato. Le sentenze emesse sinora ci hanno dato ragione. E anche fuori confine. A iniziare dalla Corte di Giustizia europea che, con il procedimento C-177/10, ha fornito precise indicazioni ai Paesi UE per l’apertura ai concorsi pubblici anche al personale non di ruolo. Risultano anche illegittime le esclusioni degli assunti che non hanno ancora svolto l’anno di prova, di chi ha svolto il servizio nelle scuole paritarie e il dottorato di ricerca all’Università.