In questi primi giorni di scuola ci sono molti studenti con disabilità grave costretti a cedere ore in attesa dei supplenti, che potrebbero anche non essere formati. Questo accade anche perché ci sono insegnanti in possesso della specializzazione di sostegno che non trovano posto nella propria provincia, ma che non possono inviare domanda di messa a disposizione in altra provincia in cui vi è disponibilità a causa del vincolo imposto dal Miur nella circolare del 29 agosto 2017. C’è da rilevare, inoltre, che molti insegnanti di sostegno nominati in questi giorni sono destinati a cambiare in corso d’anno, perché assunti con contratto sino ad avente diritto, con ulteriore danno per gli alunni disabili. A tutto questo, si aggiunge il problema annoso delle classi pollaio che anche quest’anno è emerso in diversi casi, anche in presenza nel gruppo-classe di alunni disabili.
Su tutti questi aspetti, il presidente Anief, Marcello Pacifico, ha scritto in questi giorni alle scuole e alle famiglie, rilanciando l’iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno!”: “L’obiettivo è ottenere il rispetto del diritto allo studio e all’integrazione scolastica dei nostri figli e dei nostri alunni che, attraverso certificazioni idonee, devono ottenere quanto previsto dalle normative vigenti a loro tutela”. I genitori, guidati dai referenti Anief, possono chiedere la documentazione utile per il ricorso: “tutti i docenti, gli ATA e i Dirigenti Scolastici possono partecipare attivamente alla nostra iniziativa informando le famiglie”.
Il giovane sindacato fornirà alle famiglie che prenderanno contatto con i suoi referenti le istanze di accesso agli atti da richiedere all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..