Gli idonei al concorso Pnrr 2023 esclusi da tutto non si danno pace: perché tanti tra loro sono stati considerati abili per l’insegnamento, ma non possono rientrare nella graduatoria di merito e nemmeno conseguire l’abilitazione? “Sono stufa di essere una nullità a livello scolastico”, dichiara in un video una docente precaria, Alessia Giandomenico.
“Quella della conferma nella scuola degli organici dell’anno precedente è una bugia: oggi si sta consumando il primo giorno lavorativo dell’anno scolastico, ma mancano migliaia di unità di personale Ata che invece lo scorso giugno erano impiegati nei nostri istituti.
Oggi tornano a scuola circa 650.000 insegnanti: sono stati convocati per partecipare al primo Collegio dei docenti del nuovo anno scolastico 2024-2025.
Tornano a scuola circa 650.000 insegnanti: per domani, 2 settembre, sono stati convocati per partecipare al primo Collegio dei docenti del nuovo anno scolastico 2024-2025. Nelle 8.000 scuole autonome, però, non ci saranno ancora i quasi 250mila supplenti annuali che verranno nominati in parte prima dell’inizio delle lezioni e in parte nelle prossime settimane, soprattutto a seguito delle tante graduatorie esaurite che obbligheranno i presidi a nominare i supplenti dalle liste d’attesa degli istituti, tramite Mad o interpello. Anche se nel nostro paese quest’anno si potrebbe arrivare alla precarietà record di docenti del 28%, la mancata copertura delle cattedre non è un fenomeno tutto italiano: secondo il rapporto Education and Training Monitor 2023, realizzato dalla Commissione Ue, la carenza di prof di ruolo riguarda ben 24 paesi su 27 in Europa: se solo Croazia e Cipro riescono a coprire il fabbisogno di insegnanti, la Svezia rappresenta un caso emblematico, con una previsione allarmante di 153.000 insegnanti mancanti entro il 2035. “Molti Stati membri, per far fronte all’emergenza, ricorrono a soluzioni tampone, come l’assunzione di personale non qualificato o con contratti a termine”, sintetizza la stampa specializzata.