Tra le misure richieste negli emendamenti la piena perequazione della retribuzione di posizione parte fissa dello stipendio entro il 2018, il ripristino del versamento della RIA dei presidi in quiescenza nel FUN, la semplificazione delle procedure di assunzione del nuovo concorso, l’ammissione dei ricorrenti 2011 e dei presidi incaricati a un nuovo corso riservato, la riscrittura delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la responsabilità del DS. Stipendi adeguati all’inflazione e nessun impatto della valutazione del portfolio sulla retribuzione di risultato. Scarica il testo che è stato inviato ai Senatore della V Commissione Bilancio.
Stamattina a Pavia e a Cremona si è superato il limite: invece di stringersi attorno alle vittime di Corinaldo, dove è scoppiato il panico nella discoteca stracolma di giovani, qualche studente si è divertito a mettere in atto delle bravate prive di significato ma molto pericolose per la salute altrui, sprigionando in entrambi i casi nell’aria dello spray al peperoncino. Secondo Marcello Pacifico (Anief-Cisal), se non si prendono seri provvedimenti nei luoghi in cui bisogna formare i cittadini del domani, specie dopo tragedie che hanno portato la morte di diversi nostri giovani anche per incuranza del rispetto delle regole, allora non ci siamo proprio. Serve, ora più che mai, una risposta chiara, semplice e immediata al di là degli eventuali reati possibili da inserire nel registro degli indagati. Le scuole si adoperino per individuare gli studenti colpevoli e immaturi: vanno espulsi con immediatezza dalle loro scuola, anche per evitare lo svilupparsi di un possibile e pericoloso effetto a catena.
Il governo incassa la fiducia con 330 sì, 291 no e un astenuto ed approva il testo del maxiemendamento il cui esame passa alla V Commissione di Palazzo Madama: il testo è dunque quello che si è formato con gli emendamenti approvati in commissione alla Camera. Ci sono una serie di modifiche importanti rispetto al Ddl originario del Governo, ma ben poche riguardano la scuola. Tra gli emendamenti più importanti del giovane sindacato figurano quota 96 senza svantaggi, Ape social per tutti gli insegnanti , riscatto gratuito della laurea, stabilizzazione dei precari con 36 mesi, l’addio alle classi pollaio e ai posti in deroga su sostegno, la riapertura delle GaE, la conferma dei diplomati magistrale in ruolo, il via libera al doppio canale di reclutamento dalle graduatorie d’istituto, il tempo pieno al Sud, il ritorno ai moduli nella scuola primaria con il maestro specialista in inglese, il ripristino dei corsi abilitanti per i docenti di ruolo, l’introduzione del diritto nella scuola secondaria, l’obbligo scolastico fino a 18 anni, l’aggiornamento dell'indennità di vacanza contrattuale e la parità di trattamento tra personale di ruolo e precario con l’introduzione della ricostruzione di carriera comprendente tutti i periodi di supplenza, l’inquadramento dei ricercatori a tempo indeterminato. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, annuncia che, assieme a Cisal, chiederà di essere ascoltato dalla V Commissione Bilancio del Senato.
I numeri sullo stato di cultura degli italiani sono impietosi: gli ultimi ad essere stati diffusi sono collocati all’interno del capitolo «La società italiana al 2018» del 52° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese che, a livello generale, definisce l’Italia “preda di un sovranismo psichico”. Nello specifico, se si guarda alla formazione dei suoi cittadini, il risultato continua ad essere quello di un territorio, la nostro Penisola, dove si spende in istruzione e formazione il 3,9% del Pil, contro una media europea del 4,7%. Preoccupa anche l’alto numero di alunni che lascia anzitempo i percorsi di istruzione nel 2017: riguardano il 14% dei giovani 18-24enni, contro una media Ue del 10,6%. Chi arriva alla laurea? Nella fascia30-34 anni siamo passati appena dal 23,9% al 26,9%, ma nello stesso periodo la media Ue è salita dal 37,9% al 39,9%. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Occorre incrementare gli investimenti, focalizzare la spesa sull’orientamento post-diploma, a partire delle zone territoriali meno avvantaggiate. Ed assorbire nei ruoli tutto il precariato che caratterizza oggi l’insegnamento accademico. Solo pochi giorni fa è emerso che in Italia solo un dottore di ricerca su dieci lavora come professore accademico o ricercatore universitario. Per questo motivo, abbiamo chiesto per l’ambito universitario, nel testo della legge di Stabilità, di ripartire dalla stabilizzazione dei ricercatori.
C’è tempo fino a mercoledì 12 dicembre per partecipare: il giovane sindacato rilancia il ricorso, al Tar Lazio, avverso l’esclusione del servizio prestato nelle scuole paritarie per il conteggio delle due annualità utili per l’accesso al concorso riservato 2018 per la scuola Primaria e infanzia. Può ricorrere chi ha prestato servizio in scuola paritaria sulla stessa classe di concorso 24 mesi, anche non continuativi.
Aderisci al ricorso e invia il modello cartaceo predisposto dall'Ufficio Legale Anief. Il termine scade mercoledì 12 dicembre.