Il caso è scoppiato a Pordenone, dove diversi “insegnanti che si sono trasferiti e spesso hanno chilometri sulle spalle, anche in questi giorni stanno bussando alla porta dell'Anief, il giovane sindacato che ha raccolto le firme necessarie a divenire rappresentativo”. E siccome “lo stipendio per i supplenti saltuari delle scuole tarda ad arrivare”, ma “gli affitti, le tasse, le bollette hanno scadenze precise”, il sindacato è subissato di richieste. Ma anche in molte delle altre 100 province italiane, nella visione miope dello Stato il precario può sempre aspettare. A differenza del passato, sembra che stavolta i ritardi nel pagamento non sarebbero cagionati da un rallentamento nella registrazione dei contratti da parte delle scuole e dalla successiva presa in carico delle Ragionerie territoriale di competenza. Il vulnus risiederebbe a “monte”, probabilmente nella mancanza dei fondi necessari a procedere con l’assegnazione degli stipendi. Comunque sia, la conclusione non cambia: per il sindacato, si tratta di un comportamento assolutamente ingiustificabile.
Pertanto, una volta appurato che l’istituto scolastico ove il dipendente presta servizio ha autorizzato il pagamento e non dovesse comparire cedolino all’interno del portale NoiPa, i docenti o Ata in attesa della loro busta paga è bene che inviino il modello di diffida messo a disposizione da Anief ai propri associati, inserendo come destinatario la Ragioneria Territoriale dello Stato della provincia in cui si presta servizio. Successivamente, qualora entro otto giorni dalla ricezione della diffida l’amministrazione non dovesse procedere al pagamento delle spettanze dovute, il sindacato adirà le vie giudiziarie.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): I supplenti che attendono l’accreditamento dello stipendio molto spesso si spostano di centinaia di chilometri dalla loro residenza: anticipano, per lavorare, spese vive per i viaggi, il pernotto, sottoscrivono anche affitti e si caricano di spese aggiuntive non indifferenti. Chi pensa, in seno all’amministrazione, che trattandosi di supplenti possono permettersi di attendere sbaglia quindi due volte: in assoluto e perché si infierisce su chi ha estremo bisogno dei soldi guadagnati.