Miur condannato per una lunga serie di contratti di lavoro a tempo determinato su posti vacanti e disponibili illegittimamente stipulati con scadenza al 30 giugno. Anief: i precari controllino la correttezza della scadenza del proprio contratto.
Aveva ragione l'Anief a denunciare l'abuso commesso da parte del Ministero dell'Istruzione a danno dei lavoratori precari della scuola con cui l'Amministrazione stipula illecitamente ogni anno contratti a termine con scadenza al 30 giugno anche se il posto risulta vacante e disponibile. Il Tribunale del Lavoro di Catania, su due ricorsi patrocinati dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Marco Di Pietro, non ha dubbi nel constatare l'abusiva apposizione del termine da parte del Miur e a condannarlo a corrispondere a due docenti precarie il corrispettivo delle mensilità di luglio e agosto di ogni anno scolastico e le progressioni di carriera mai computate.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): è una lunga battaglia quella che abbiamo condotto per il rispetto della normativa e del regolamento delle supplenze e da anni stiamo denunciando l'illegittimità dell'operato del Miur nell'attribuzione degli incarichi a tempo determinato: quando la cattedra è vacante deve essere utilizzata per le immissioni in ruolo, ma se il posto è restituito per l'attribuzione di incarichi annuali, il contratto deve necessariamente terminare al 31 agosto e non prima.
Ancora possibile aderire ai ricorsi per ottenere l'estensione di tutti i contratti stipulati su posto vacante.