L’Agenzia che rappresenta il governo nei tavoli con i sindacati stavolta intende giungere in breve tempo alla sottoscrizione definitiva dell'accordo attraverso il quale si intende ridurre da 11 a 4 i comparti del pubblico impiego. Per luglio è anche atteso l'incontro tra il ministro della P.A, Marianna Madia, e i sindacati, per una panoramica a 360 gradi sulla pubblica amministrazione. Si continua, invece, ad evadere il discorso sul fatto che le buste paga dei dipendenti pubblici, ferme dal 2009, hanno raggiunto il punto più basso mai registrato in 34 anni di serie storiche, dal 1982, come anche di recente certificato dalla Corte dei Conti per il periodo 2008-2014. Come si fa a sedersi al tavolo se la parte pubblica rimane ferma a meno di 10 euro lordi di incremento stipendiale e senza sanare i mancati adeguamenti degli anni passati?
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): non reputiamo importante il numero dei nuovi ‘compartoni’, ma che la loro formazione garantisca comunque in toto i diritti dei lavoratori. Ad iniziare da una celere certificazione delle ultime elezioni Rsu, svolte nella Pubblica Amministrazione nel marzo del 2015: è importante realizzare una fotografia immediata della rappresentanza, in ogni settore dalla PA, in modo da rispettare il rinnovo triennale del 2018. In caso contrario, saremmo al paradosso: si chiede ai sindacati di svecchiarsi, ma alla resa dei conti la cronica burocrazia statale continua a prevalere.