Sui “fatti accaduti” duranti gli scrutini, con alcuni studenti ammessi all’anno successivo con 9 in condotta dopo essersi resi protagonisti di atti di violenza all’interno della scuola e la volontà di ristabilire “l’importanza del voto di condotta”, il “ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha ragione: le scuole sono autonome e anche il consiglio di classe decide, ma il dubbio è lecito”. A dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ai microfoni dell’emittente radiofonica Italia stampa, commentando la posizione del ministro sull’esigenza di introdurre una revisione del voto di condotta della scuola secondaria, all’interno di un programma più ampio per vincere il bullismo.
“Dare dignità e decoro alla figura dell’insegnante” anche attraverso “il progetto di un ‘piano casa’ per i docenti”: la dichiarazione è del ministero dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e secondo Anief merita attenzione. Il giovane sindacato reputa positiva la volontà del ministro di volere “ragionare, d’intesa con le Regioni, per trovare alloggi a quei docenti che vivono in luoghi dove il costo della vita è particolarmente elevato. Anche questo significa dare dignità e decoro alla figura dell’insegnante”.
È finalmente ripreso il confronto sulle pensioni tra Governo e parti sociali dopo quattro mesi di stop: oggi al ministero del Lavoro – alla presenza del ministro del Lavoro Marina Calderone e il sottosegretario Claudio Durigon - si è parlato di flessibilità in uscita, lavori gravosi e nuove misure per giovani e donne. La delegazione Cisal ha presentato un documento, attraverso il quale ha chiesto misure specifiche per garantire la dignità degli assegni pensionistici in particolar modo per chi oggi è legato al sistema previdenziale “puro” contributivo.
Sono trascorsi 6 anni dall’entrata in vigore del D.lgs 64/17, è arrivato il momento di tirare le somme dei risultati che questa riforma ha determinato.
Il decreto legge Salva-Infrazioni 69/23 è quasi con certezza l’ultima possibilità per evitare che a settembre la scuola riprenda le lezioni in condizioni molto difficili, perché continueranno ad essere senza titolarità oltre 200mila cattedre e almeno 30mila posti di Ata: per questo motivo occorre inserire nel decreto delle importanti integrazioni, così da agire subito sul reclutamento transitorio del biennio 2023-24. A presentare i motivi degli emendamenti da introdurre nel decreto sarà domattina alle ore 10.00 il sindacato Anief, nel corso di una audizione in IV Commissione di Palazzo Madama, Politiche dell'Unione Europea: la delegazione del giovane sindacato illustrerà, in sintesi, le 15 proposte di modifica agli articoli 11, 14 e 15 del DL approvato dal Consiglio dei Ministri, a partire dagli effetti della procedura di infrazione n. 2014/4231 sui contratti di lavoro a tempo indeterminato nel settore pubblico, in particolare sul precariato scolastico e universitario.
“Saremo il primo sindacato della scuola ad essere auditi – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e ci sentiamo onorati di questo: le nostre richieste arrivano dopo quelle avviate nel corso dell’ultimo periodo con le istituzioni europee, come la Corte di giustizia europea, il Comitato europeo dei diritti sociali, il Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, Parlamento e la Commissione europea. Nel frattempo, il nostro ufficio legale si continua a rapportare con i giudici nazionali, anche la Cassazione e la Corte costituzionale. Domani faremo valere le nostre ragioni e cercheremo di convincere i senatori che un docente con titoli e servizio va assunti il prima possibile, non lasciato precario sine die e che i diritti di questi lavoratori sono gli stessi dei colleghi di ruolo, anche per la formazione e la ricostruzione di carriera”.