Ulteriori risorse per la contrattazione integrativa: lo ha ricordato il sindacato Anief al ministero dell’Istruzione e del Merito durante la prima riunione per la sottoscrizione dell’ipotesi Mof 2024/25: il “Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa” utilizzato dalle scuole per pagare i compensi accessori di docenti e personale Ata, come previsto dall’articolo 40 del CCNL Istruzione e Ricerca.
Marcello Pacifico (Anief): "Quando sarà pubblicato il DM prima ancora del regolamento ci impegneremo e lo bloccheremo con i legali #Anief perché palesemente incostituzionale. Se vogliamo garantire la continuità didattica dobbiamo trasformare i posti in deroga da anni in organico di diritto e stabilizzare i docenti specializzati e ristorare i lavoratori fuori sede"
Anche in estate il sindacato è costretto a denunciare ritardi nell’assegnazione degli stipendi dei precari della scuola lavorativamente più fragili: si tratta dei supplenti, insegnanti e personale Ata, che dopo avere sottoscritto nella parte finale dell’anno scolastico contratti di tipo breve e saltuario attendono ancora di ricevere il loro compenso. Lo denuncia oggi la stampa nazionale: “centinaia di supplenti brevi del mondo della scuola – scrive Il Fatto Quotidiano - non stanno percependo un solo un centesimo del loro stipendio”. Il Ministero dell’Istruzione, tramite Jacopo Greco, capo dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale, rassicura i diretti interessati sostenendo che si tratta di “ritardi nei pagamenti causati da variazioni giuridiche relative al numero di assenze, malattie, o altre circostanze che hanno richiesto una ridefinizione del monte giorni da liquidare” e che “verranno pagati con la prossima emissione nell’ambito delle risorse disponibili”.
“Sul trattamento previdenziale dei dipendenti si sta procedendo male, ma ora si rischia di andare ancora peggio: bisogna assolutamente evitare la scomparsa degli anticipi pensionistici, che anzi devono essere ampliati e attuati senza penalizzazioni perché vi sono professioni, come quella dell’insegnante, che non sono compatibili con un’uscita forzata dal lavoro a 67 anni”: a dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, a margine del secondo giorno del IV congresso nazionale Anief, subito dopo la sua conferma per acclamazione a capo del giovane sindacato. A Pacifico è stato chiesto come valutasse il fatto che, come riferito dalla stampa specializzata, gli anticipi pensionistici “Opzione Donna e Ape Sociale sono destinate a scadere nel 2025, a meno di nuove proroghe” e che “il loro destino, come quello di altre possibili misure di flessibilità in uscita, sarà al centro del dibattito politico nei prossimi mesi.