Il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, è tornato a parlare di precari: come riporta anche la rivista specializzata Orizzonte scuola, nei prossimi 3 anni verranno immessi in ruolo 70mila docenti e sul sostegno i precari possono essere confermati dalle famiglie.
Anief, al fine di far rispettare i diritti dei lavoratori della scuola, ha avviato una nuova campagna “Non un euro di meno”. Ogni utente, tramite apposito modulo, potrà registrarsi e richiedere gratuitamente informazioni e consulenza sul proprio stato matricolare e sugli eventuali diritti relativi alla giurisprudenza.
Lavorare a scuola porta stipendi modesti, che non reggono nemmeno l’inflazione. E stanca molto. È di poche settimane fa l’allarme lanciato dall’Ocse che ha prodotto numeri di docenti vittime di burnout in aumento con la preghiera ai governanti di “indagare i livelli dello stress legato al lavoro degli insegnanti”. Un paio di mesi prima, Vittorio Lodolo D’Oria, tra i maggiori esperti nazionali di burnout degli insegnanti, ha dato vita a una ricerca dalla quale risulta che nell’ultimo decennio tra i nostri insegnanti si sono registrati più di 100 suicidi, con prevalenza al Sud e tra i 50enni. Inoltre, il lavoro a scuola si dimostra anche pericoloso: lo conferma anche l’Inail, che ha pubblicato in questi giorni il Dossier donne, focus sull’andamento al femminile di infortuni sul lavoro e malattie professionali.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è intervenuto stamani nella trasmissione radiofonica di Italia stampa per parlare degli aumenti sull’ultimo contratto visibili su NOiPa.
Con lo stipendio di marzo oltre un milione e 200 mila lavoratori della scuola – tra docenti, amministrativi e collaboratori scolastici - riceveranno l’ultima tranche di aumenti e adeguamenti relativa al rinnovo del Contratto collettivo nazionale 2019/21 sottoscritto lo scorso 18 gennaio: “nell’area riservata di NoiPA cominciano ad essere caricati gli importi che saranno erogati con emissione speciale (quanto l’abbiamo attesa!)”, scrive oggi Orizzonte Scuola. Si tratta della Retribuzione Professionale Docenti che porta a un valore rideterminato complessivo che va da 194,80 euro a 304,30 euro al mese e un ulteriore incremento del Compenso Individuale Accessorio (CIA) per il personale ATA che porta a un valore ridetermina. Inoltre, è prevista anche l’applicazione dell’una tantum inserita nel CCNL 2019/21, all’art. 75, però solo per i docenti e Ata assunti in ruolo, a docenti e Ata in servizio nell’anno scolastico 2022/23, purché il servizio sia iniziato entro il 31 dicembre 2022, a docenti e Ata anche part time, in proporzione al numero di ore previste dal contratto stipulato. La somma lorda è di 63.84 euro (per i docenti di qualsiasi grado) e di 44,11 euro (per il personale Ata).