Anche l’Inps certifica che nella scuola aumentano in modo esponenziale il numero dei lavoratori e dei precari, che nel periodo 2016-2021 sono passati addirittura dal 5% a quasi il 30%; di contro, nello stesso periodo sono sensibilmente diminuiti gli stipendi, da 31.000 a 26.000 euro annui, mentre altri settori hanno fatto registrare aumenti anche importanti: ad evidenziarlo è il Rapporto annuale 2023 prodotto dall’Istituto nazionale di previdenza.
Le lamentele dei lavoratori e del sindacato sugli stipendi inadeguati e dell’uscita tardiva dei lavoratori della scuola sono più che motivate: lo dice oggi l'Ocse, attraverso il rapporto 'Uno sguardo sull'istruzione' 2023, presentato al ministero dell'Istruzione. Lo studio ha evidenziato come tra il 2015 e il 2022 gli stipendi degli insegnanti della scuola secondaria superiore a indirizzo liceale (in possesso della qualifica più diffusa e con 15 anni di esperienza) siano diminuiti in termini reali di circa la metà di tutti i Paesi dell'Ocse con dati disponibili. Sempre nello stesso periodo, in Italia gli stipendi degli insegnanti della scuola secondaria superiore sono diminuiti del 4 %. Dall’indagine Ocse risulta anche che “in Italia il 61 % degli insegnanti dei percorsi di istruzione secondaria superiore a indirizzo liceale ha un'età pari o superiore a 50 anni, rispetto alla media dell'Ocse del 39 %”.
Il sindacato Anief ha chiesto oggi di ripristinare l’insegnamento della Geografia nel triennio delle superiori e di potenziarne l'insegnamento con personale docente specializzato in ogni ordine e grado: la richiesta è stata formulata dalla giovane organizzazione rappresentativa, attraverso le parole di Serena Maiorca, nel corso di un convegno organizzato stamane nei locali del Senato dalla società di Studi geografici per ridare centralità alla "Cenerentola delle materie": Maiorca ha parlato, in particolare, delle criticità della classe di concorso e delle possibili azioni che possono essere svolte dal sindacato su questa materia.
In attesa dell’avvio delle trattative per il Ccnl 2022-24 della Scuola e del Pubblico impiego, "il tema stipendi è certamente alla base delle richieste che noi facciamo al Governo sul rinnovo dei contratti in Legge di Bilancio": un dipendente della scuola e della pubblica amministrazione continua a percepire uno stipendio ben al di sotto, almeno 10 punti, il costo della vita. Lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. In una video-intervista all’agenzia nazionale Teleborsa, il sindacalista autonomo ricorda che per oltre tre milioni di lavoratori pubblici "c'è bisogno di pagare innanzitutto l'indennità di vacanza contrattuale. Stiamo parlando di aumenti" medi immediati "di 100 euro al mese a lavoratore e che per legge spetterebbero in maniera automatica: servono 6-7 miliardi per fare questo e poi soltanto dopo tale passaggio, il prossimo anno, potremmo parlare delle altre risorse, cioè degli altri 10 miliardi per poter rinnovare i contratti".
La disorganizzazione che porta i docenti precari in cattedra è sintetizzata dai numeri sulle mancate assunzioni realizzate quest’anno in Lombardia: su 11.654 immissioni in ruolo autorizzate, al 31 agosto ne sono state effettuate solo 8.100. E delle oltre 3.500 non assegnate, quasi mille sono dovute alle rinunce, mentre le rimanenti alla mancanza di candidati nelle graduatorie utilizzate dal Ministero. Secondo Orizzonte Scuola, tutto ciò è dovuto a “una netta carenza di candidati, soprattutto nelle discipline STEM, e un alto numero di rinunce. Queste statistiche sottolineano la crescente necessità di formare più docenti nelle aree disciplinari carenti e di rendere la professione docente più attraente, soprattutto nelle regioni con costi di vita elevati e stipendi docenti non competitivi”. Va anche ricordato, continua la testata specializzata, che “il fenomeno delle rinunce non è esclusivo della Lombardia, ma colpisce principalmente le regioni del Nord”. Infine, va rilevato che “le rinunce tardive e i sistemi non sincronizzati contribuiscono alla percezione che l’algoritmo delle graduatorie provinciali per le supplenze non funzioni correttamente. Questo causa frustrazione tra i docenti, che vedono le cattedre desiderate assegnate ad altri candidati a causa di questi problemi procedurali”.