Concorso dirigenti scolastici, Tar Lazio apre ai docenti precari: non si può ignorare cosa dice l’UE
Nell’Ordinanza, la n. 01170/2018 pubblicata il 1° marzo scorso, il tribunale laziale cassa la parte del bando che prevede l'acceso alla procedura selettiva al solo “personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali assunto con contratto a tempo indeterminato, confermato in ruolo”. I giudici hanno tenuto conto della posizione a cui “è pervenuta la Corte di Giustizia con la sentenza pubblicata in data 8/9/2011 confermata anche con successiva decisone della stessa Corte di Giustizia (Sesta Sezione) del 18 ottobre 2012, situazione alla quale può equipararsi quella del docente che maturi il requisito di anzianità durante il periodo di servizio pre-ruolo (TAR Lazio, terza bis, n.3288/2017)”.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): L’Ordinanza del Tar del Lazio si aggiunge all’accoglimento dello stesso Tar delle richieste di partecipazione d’urgenza alla medesima procedura concorsuale, di alcune settimane fa, e al precedente decreto di ammissione di altri precari, ammessi con urgenza alle prove preselettive del nuovo concorso 2018, che a breve prenderà il via con le prove preselettive. Le disposizioni, del resto, sono coerenti con la sentenza 5011/14 dello stesso Tribunale amministrativo relativa alla precedente procedura concorsuale che ha consentito la partecipazione ai docenti con cinque anni di servizio a tempo determinato. Il Miur, inoltre, non ha voluto prendere atto della sentenza del Consiglio di Stato, ottenuta sempre dall’Anief, che ha cassato centinaia di esclusioni illegittime operate dall’amministrazione sette anni fa. Alcuni di quegli aspiranti presidi, inizialmente esclusi, oggi sono diventati dirigenti scolastici, avendo vinto il concorso.