Per coprire davvero la perequazione esterna dei dirigenti scolastici, rispetto a quelli della stessa area, occorre molto ma molto di più dei 31 milioni di euro stanziati per il 2018. Inoltre, prima di parlare di nuovi stanziamenti, forse bisognerebbe farsi ridare i soldi “scippati” ai Dirigenti Scolastici negli anni passati: stiamo parlando di quasi 60 milioni di euro”, scrivono i dirigenti. Senza dimenticare che la perequazione non è solo esterna (FUN) ma anche interna (RIA).
Marcello Pacifico (Anief-Udir): A queste condizioni, l’unica strada che si può percorrere è quella del ricorso da produrre direttamente in tribunale: per come si sono messe le cose, infatti, solo l’impugnazione al giudice del lavoro può rimettere in discussione le troppo diverse retribuzioni che si continuano ad applicare. Continuando a penalizzare i dirigenti, quelli scolastici, che svolgono un lavoro immane, prendendosi responsabilità, ad iniziare da quelle sulla sicurezza degli istituti, che nessun collega dell’area dirigenziale ha sulla sua testa. Altrimenti, dopo gli annunci in pompa magna, i nostri dirigenti scolastici l’unico aumento oggi sicuro che si ritroveranno in busta paga nel 2018 è quello di sole 40 euro al mese. Invitiamo, pertanto, le altre organizzazioni sindacali a dire no a questa proposta, esprimendo il suo dissenso e disertando i tavoli di contrattazione. Diversamente, avviando la trattativa, anziché difendere i dirigenti della scuola, si ritroveranno a contrattare pochi spiccioli: umiliando ulteriormente la categoria già di gran lunga meno pagata della PA.
L’obiettivo dichiarato dell’Udir, attraverso l’invio di una formale diffida all’amministrazione, è quello di ottenere 7.251,62 euro di arretrati comprensivi di un aumento mensile di 101, 57 euro a partire dal 2018. Per informazioni ulteriori o adesioni cliccare qui.