Secondo il sindacato Anief il tempo scuola allargato fino al pomeriggio è necessario in tutte quelle zone dove rimane alto il divario rispetto al Nord, sia per quanto riguarda il tasso di abbandono dei banchi sia sul fronte del rendimento degli alunni: in tali circostanze, va attuato un potenziamento dell’offerta formativa che parta da una maggiorazione dell’organico. La disposizione è urgente e per questo va fatta rientrare nella riduzione del rapporto alunni-docenti già presente nelle proposte di legge presentate da alcuni parlamentari della maggioranza.
Sono quattro gli incontri in Aran tra Miur e sindacati dell'Area Istruzione e Ricerca. Presentata una bozza su alcuni punti comuni della parte giuridica tra i dirigenti della ricerca, della scuola e dell’università confluiti sulla stessa area, ma rimane la volontà di non garantire né la piena perequazione esterna relativamente alla parte economica, né quella parziale prevista dalla legge per assenza dei fondi. Si pensa di utilizzare i 35 mln del FUN che andrebbero a decurtare però i soldi per le reggenze e per le altre voci della retribuzione. Assente, inoltre, nonostante le promesse ogni riferimento alla perequazione interna (RIA) tra gli ex presidi e i dd.ss. assunti dopo il 2001. A queste condizioni, inutile firmare.
Sta giungendo a termine la madre di tutte le cause sul pubblico impiego, perché riguarda un equo risarcimento del danno perpetrato ai supplenti, attraverso un abuso di precariato che solo in Italia ha raggiunto dimensioni ciclopiche: la conclusione dell’avvocato generale è stata in queste ore fissata per il prossimo 6 dicembre e la sentenza finale tra marzo e aprile 2019. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, presente a Lussemburgo, ha detto che se la Corte europea darà ragione al sindacato, tantissimi docenti e Ata potrebbero ottenere non solo il riconoscimento degli scatti di anzianità, percependo in media oltre 15 mila euro di risarcimento, ma anche altri 15mila euro per essersi ritrovati precari oltre i termini consentiti. È chiaro che in caso di esito positivo, Anief riaprirà il contenzioso. Con lo Stato italiano che potenzialmente sarebbe chiamato a spendere fino a 9 miliardi di euro di risarcimenti complessivi.
Purtroppo, come risulta dagli ultimi approfondimenti emersi dal XIV Rapporto Nazionale presentato ieri a Roma, abbiamo davanti scene desolanti fatte di un crollo ogni quattro giorni di scuola, tre scuole su quattro senza agibilità statica, solo una su venti in grado di resistere ad un terremoto. Pacifico chiede che si approvi subito la proposta di legge C- 1114 Villani (M5S) per tutelare anche i dirigenti scolastici sulle scorta delle proposte emendative elaborate dal giovane sindacato al testo unico sulla sicurezza. Sul tema, nuovi convegni in Italia. Scarica il calendario e invia la scheda di partecipazione al primo seminario a Cagliari.
Crescono gli investimenti per la manutenzione ad opera degli enti proprietari, Comuni e Province: si parla in media di 50mila euro ad edificio per interventi di manutenzione ordinaria e di 228mila euro per quelli straordinari, ma il divario fra le varie realtà regionali è notevole. Il sindacato chiede che si investa di più sui nostri edifici scolastici, poiché custodiscono per molte ore al giorno i nostri studenti e i lavoratori della scuola, la cui salute merita di essere messa al primo posto.
È iniziato l’esame della proposta di legge 523 dell’on. Marco Marin (Forza Italia) e altri, a cui potrebbe essere abbinata la 914 a prima firma dell’on. Virginia Villani (M5S) e la 784 dell’on. Vanessa Cattoi (Lega) e altri: sono segnali importanti, perché indicano che il problema della mancata attività motoria a scuola fino a 11 anni è sentito anche in Parlamento ed è ormai all’attenzione della VII Commissione della Camera. Il nuovo docente sarà un ex diplomato Isef o laureato in scienze motorie: per entrare in ruolo dovrà superare un concorso pubblico per titoli ed esami. Sarà inquadrato come un docente della primaria con un orario di 22 ore di servizio settimanale.