Buongiorno a tutti, mi chiamo Mauro Avi e sono il coordinatore ANIEF per la regione Trentino Alto Adige.
Al fine di porre finalmente freno all’incontrollata proliferazione di voci secondo le quali, la politica locale in materia di ricorsi si discosterebbe in modo significativo dalle linee generali ANIEF stabilite a livello nazionale, su sollecitazione della collega Barbara Calliari ho deciso di intervenire con il presente comunicato stampa per precisare quanto segue:
- La “leggenda metropolitana” secondo cui non è nostra intenzione procedere in regione con i ricorsi stabilizzazione è da ritenersi semplicemente tale. Probabilmente l’equivoco è sorto per il tempo necessario di attesa del recepimento da parte dei primi tribunali italiani della sentenza della Corte europea e dell’attenzione prestata da tutta la struttura nazionale alla campagna RSU 2015. A ciò dobbiamo aggiungere le modifiche apportate al nuovo portale per la gestione online del contenzioso che è an come lo stesso sistema di adesione online ai ricorsi, è ancora in fase di rodaggio. Se inoltre aggiungiamo che a tale livello, per ovvi motivi, la nostra peculiarità normativa come ha avuto modo di sottolineare il presidente nazionale nei recenti incontri che a presieduto a Trento, è facile comprendere come tale misunderstanding si sia potuto diffondere incontrollato;
- I nostri ricorsi “Stabilizzazione Precari INSERITI IN GAE” e “Stabilizzazione Precari NON INSERITI IN GAE” vanno intesi come riferiti anche alle province di Trento e Bolzano. Nelle prossime ore la persona responsabile del sito provvederà a chiarire ciò nelle pagine dedicate, aggiungendo in particolare per Trento la dicitura “graduatorie per titoli”, in modo tale da eliminare ogni possibile fraintendimento;
- I nostri legali di Trento, dopo l’incontro organizzativo previsto a Roma la prossima settimana, procederanno con la convocazione di coloro che hanno già aderito al ricorso stabilizzazione per la firma della relativa procura. Il testo del ricorso è già stato predisposto da tempo da nostro avvocato Walter Miceli. Abbiamo soltanto atteso il recepimento di tale sentenza nei tribunali, con molto attenzione perché, in particolare dopo la sentenza del 26 novembre 2014, la nostra lunga marcia durata ben 6 anni aveva finalmente raggiunto la meta che ci eravamo prefissati. Come al solito, solo a quel punto i molti che in questi anni ci hanno lungamente criticati hanno a loro volta cominciato a muoversi;
- In tal senso preciso che può presentare ricorso con noi anche chi non ha impugnato il termine, apposto al contratto, entro i 120 giorni stabiliti in base all’art. 32 L. 183/2010. Sono infatti a conoscenza che molti di voi, in ottemperanza alla disposizione di cui sopra, durante le feste di Natale sono stati sollecitati ad impugnare i contratti con apposita istanza. Per quanto ci riguarda abbiamo preferito rispettare il meritato riposo dei nostri iscritti. Come già precisato, è necessario affrettarsi solo quando è strettamente necessario.
A conclusione di questo mio intervento, soprattutto dopo che il Governo ha dato il via libera al disegno di legge “La Buona Scuola”, sconsiglio a tutti gli indecisi, confusi e perplessi iniziative affrettate, personali o in piccoli gruppi, volte a proporre ricorso in questo specifico ambito. Chi si affida a noi potrà infatti avvalersi della professionalità che nel tempo abbiamo maturato grazie alla collaborazione di professionisti del calibro dell’Avv.Walter Miceli, Sergio Galleano e Vincenzo de Michele. La questione è infatti molto complessa, di conseguenza non va in nessun modo sottovalutata.
Ricordo che per ricorrere con noi è necessario iscriversi all’ANIEF, sempre tramite la procedura online. A quanti mi chiedono se è possibile essere iscritti a più sindacati rispondo che possono benissimo farlo, chiedo però che comunichino espressamente all’ufficio provinciale competente per le relazioni sindacali di scegliere l’ANIEF ai fini del computo della rappresentatività.
Auguro infine le migliori fortune a coloro i quali, nonostante quanto accaduto in passato e sta ora ancora accadendo, sceglieranno comunque, liberamente e consapevolmente, di affidarsi agli stessi che negli anni hanno contribuito, in modo determinante, a realizzare questo quadro istituzionale e normativo fortemente penalizzante nei confronti dei precari della scuola.
Per evitare di perdere, e soprattutto farci perdere inutilmente tempo, invito tutti gli interessati a leggere attentamente le FAQ che abbiamo predisposto.
Sperando di potervi incontrare in occasione dell’assemblea che, in collaborazione con Barbara e Francesco, organizzeremo a breve per i docenti TFA e PAS, colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente tutti i collaboratori nazionali ANIEF che in questi mesi si sono spesi anima e corpo nella campagna nazionale RSU.
Trento, 21 marzo 2015
Mauro Avi
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