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Con l'alibi delle riforme, nessun altro comparto ha ceduto così tante risorse umane per far quadrare i conti dello Stato. E ora a pagare sono i nostri giovani.

Le parole pronunciate ieri dal capo dello Stato sui tagli "alla cieca" attuati nei confronti della scuola negli ultimi anni, confermano quanto l'Anief sostiene da tempo: a partite dal 2006 l'istruzione pubblica italiana è stata privata di 200mila posti, che corrispondono a 1 docente e Ata ogni 12 di ruolo e addirittura a 1 dirigente scolastico o Dsga ogni 4 in pianta stabile. Il sindacato lo aveva denunciato un anno fa, mettendo a confronto il numero degli aventi diritto al voto delle Rsu scelte nel 2006 nelle scuole (oltre 1 milione e 200mila) con quelli dello scorso anno, quando la quantità di votanti crollò ad appena 1 milione.

"Solo ora le massime istituzioni delle Stato ammettono che negli ultimi sei anni non abbiamo assistito a delle riforme, ma a dei veri e propri atti vandalici nei confronti della scuola", commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir. "Quanto detto dal Presidente della Repubblica - continua - rappresenta dunque una resa dei conti, un'ammissione, su un'opera di abbattimento degli organici che nessun'altra amministrazione pubblica ha subìto. Con conseguenze che i nostri ragazzi stanno pagando quotidianamente attraverso un'offerta formativa ridotta e inadeguata".

La verità, oggi venuta fuori pubblicamente, è che quelle che i nostri decisori politici hanno ipocritamente definito 'riforme', non sono altro che riduzioni considerevoli del tempo scolastico, innalzamenti continui del numero di alunni per classe, sparizioni di migliaia di istituti, cancellazioni infinite di posti.

"Anche sul rapporto numerico docenti-studenti si è speculato molto: non si è tenuto conto - spiega Pacifico - della peculiarità tutta italiana dell'alto numero di docenti di sostegno e di religione. Si tratta di quasi 150mila insegnanti la cui presenza, non 'depurata' dal totale, ha falsato il rapporto nazionale rispetto a quello europeo o dell'area OCSE".

Pure l'Università non è uscita indenne da questa politica all'insegna del risparmio a spese delle nuove generazioni: oltre ai tagli ai fondi ordinari, le facoltà accademiche si sono improvvisamente viste privare della preziosa figura dei ricercatori, messa ad esaurimento.

"Ad oltre 40mila menti brillanti italiane - commenta ancora il sindacalista Anief-Confedir - sono state tarpate le ali, costringendo tanti di loro ad emigrare all'estero. Una parte, come tanti altri meritevoli, ha cercato spazio nella scuola: si sono infatti abilitati all'insegnamento attraverso i Tfa oppure hanno vinto il concorso a cattedra, ma anche in questo caso lo Stato gli ha negato il diritto all'assunzione: opponendosi al loro inserimento nelle graduatorie pre-ruolo oppure posticipando le immissioni in ruolo per una serie di incredibili intoppi burocratici".

Ora però la misura è colma. Anche il Capo dello Stato lo ha detto. Per questo, occorre che il Parlamento approvi correzioni urgenti al Decreto sulla Scuola, varando quegli emendamenti che l'Anief reclama di diversi giorni. Altrimenti, tutti i buoni propositi di questo inizio di anno scolastico, anche quelli più autorevoli, verranno ancora una volta spazzati via dai conti ragionieristici del Mef.

 

Il prof. Ettore Michelazzi, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Anief, è intervenuto al convegno “Musica per vivere” svoltosi presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, dedicato ad un bellissimo progetto di formazione partecipata, ovvero di inserimento di talenti “particolari”, ragazzi affetti da autismo, e nello specifico da Sindrome di Asperger.

Il progetto ha ricevuto l’elogio da tutti gli elementi coinvolti (ragazzi, genitori, docenti, istituzioni) e tutti hanno concordato sul fatto che tale progetto debba proseguire.

Il prof. Michelazzi, oltre a confermare l’elogio per tale iniziativa - che, ricordiamo, non ha uguali in Italia (l’unico progetto analogo di cui si abbia conoscenza viene tenuto presso il Conservatorio di Boston) - ha fatto delle proposte concrete per la conferma e lo sviluppo del progetto:

“Un’iniziativa così importante – dichiara Ettore Michelazzi – deve non solo essere confermata, ma rafforzata; il Conservatorio di Frosinone potrebbe fare da capofila, grazie alla sua esperienza, verso analoghe iniziative da svolgere in altri conservatori disposti a svolgere questa attività, che per ora può essere sperimentale ma andrebbe istituzionalizzata quanto prima, anche sfruttando la possibilità dell’utilizzo di docenti specifici di sostegno, come previsto dalla L. 104/92. I docenti coinvolti hanno chiesto di essere formati; ecco, la formazione è un aspetto fondamentale, come ribadisce l’ideatrice, la prof.ssa Viviana D’Ambrogio, in questo progetto il cui scopo è migliorare la qualità della vita dei ragazzi affetti dalla Sindrome di Asperger. Per realizzarlo serviranno infine contributi pubblici e privati, strutturati in modo adeguato”.

Il programma del convegno

 

In data 18 settembre 2013 si è provveduto a nominare Tesoriere pro-tempore dell’Anief la socia Maria Russo (detta Rosy), già collaboratrice del dott. Alessandro Faraci nel suo studio di Assistenza fiscale, revisore dei conti e commercialista. A lei ho rivolto l’augurio di un sereno lavoro per questo nuovo delicato compito che in passato è stato svolto da Sandro con diligenza ed efficienza. La sede legale, pertanto, rimane sita in Via Valdemone 57, Palermo. 

Il presidente Marcello Pacifico

Anief-Confedir: mentre il Governo si pavoneggia con l’approvazione di un decreto sulla scuola molto di facciata, dal Miur continua a prevalere la politica del risparmio ad oltranza.

I paradossi della scuola italiana non sembrano avere più limiti. Quando lunedì mattina, il 16 settembre, in Sicilia suonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico, il liceo musicale di Modica rischierà seriamente di entrare nel guinness dei primati: la prima classe sarà infatti composta da 49 alunni, di cui uno anche diversamente abile.

Per colpa dei “legacci” della burocrazia e della perenne mancanza di fondi ministeriali, l’Ufficio scolastico regionale siciliano ha infatti negato lo sdoppiamento del gruppo di alunni. Anche se l’alto numero di iscrizioni avrebbe permesso di creare due normali classi, da 24-25 iscritti ciascuna, inserendole nell’organico “di fatto” costituito annualmente a ridosso di ogni nuovo anno scolastico, l’Usr ha negato tale possibilità perché le autorizzazioni delle sezioni del liceo musicale sono numericamente prefissate per legge.

Ora, poiché secondo la normativa vigente, in una classe non potrebbero essere presenti più di 25-26 alunni, che in presenza di studenti disabili si riducono a non più di 20 per facilitare i processi di integrazione e di inclusività, il rischio concreto è che nei prossimi giorni quasi 30 ragazzi iscritti alla prima liceo musicale di Modica vengano obbligatoriamente dirottati su altri corsi di studi superiori.

Con l’aggravante che ciò avverrà a scuola iniziata e senza la necessaria ponderazione, da parte degli studenti e delle rispettive famiglie, che deve essere adottata per una scelta delicata e importante quale è l’inizio della scuola superiore. A meno che l’amministrazione non autorizzi l’attivazione della prima con 49 studenti. Prendendosene tutte le responsabilità, anche sul fronte della sicurezza,

“È davvero grave – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – che mentre il governo si pavoneggia con l’approvazione di un decreto sulla scuola molto di facciata e tutt’altro che di svolta, gli utenti della scuola debbano ancora fare i conti con la politica della razionalizzazione senza limiti che ha caratterizzato gli ultimi anni. La stessa conferma del dimensionamento scolastico, che ha portato alla cancellazione di 2mila istituti, prevista anche dallo stesso decreto approvato il 9 settembre dal Consiglio dei Ministri e pubblicato ieri nella gazzetta ufficiale a dispetto dal parere contrario della Consulta, rappresenta il continuum di una prassi ingiusta e illegittima. Ma dura a morire”.