Accogliendo le richieste, numerose, che sono arrivate in questi giorni, la sede regionale vuole farsi portatore, a livello nazionale, delle istanze di molti diplomati magistrale, alcuni dei quali destinatari dei licenziamenti, nonostante l’impegno e dedizione dimostrata con la DaD
“In questi giorni - ha detto la segretaria regionale, Rita Fusinato – siamo stati tempestati, oltre che di chiamate per l’assistenza dei colleghi che attendono l’immissione in ruolo da Quota100, anche dalle richieste di potere usufruire dell’utilizzo sulla precedente scuola, in cui molti diplomati magistrale con riserva sono potuti rimanere lo scorso anno per continuità didattica”.
Adesso questa continuità di cui si parla nella scuola, tanto apprezzata dall’Amministrazione, viene sollecitata dai docenti che nei prossimi giorni, ultimate le operazioni di nomina, (giunte alla fase I, regionale con scelta della provincia), si ritroveranno con un ruolo in mano.
I docente, purtroppo, a causa dell’esiguità dei posti previsti, per questo reclutamento, in molti casi non potranno riconfermare la sede in cui hanno insegnato quest’anno, anche durante la pandemia dovendo optare per un’altra scuola, possibilmente parecchio distante dal luogo di residenza.
Giova ricordare che lo scorso anno, i docenti, diplomati magistrale, immessi in ruolo, a seguito d'inserimento con riserva nelle GaE e individuati, a loro tempo con clausola risolutiva condizionata all'esito del relativo contenzioso, inseriti nelle graduatorie regionali del concorso straordinario infanzia e primaria 2018 della regione, poterono presentare domanda per essere utilizzati per continuità didattica, sulla scuola e sul medesimo posto occupato nell'a.s. 2018/19. E questo in forza al CCNI del 12/07/2019, anche in subordine alla presentazione di domanda di Mobilità.
Inoltre i docenti che entro i primi giorni di questo mese saranno assunti con decorrenza giuridica 1.9.2019 e decorrenza dalla effettiva presa di servizio, (art. 1, comma 18 quater del D.L. 29.10.2019, n. 126 convertito con modificazioni dalla L. 20 dicembre 2019, n. 159) subirebbero una disparità rispetto ai colleghi che hanno partecipato alle convocazioni dell’estate 2019.
“Perché non venire incontro alle richieste dei DM - ha sottolineato la vice, Lucilla Rovetto - essendo i posti del contingente di Quota100 di gran lunga inferiori a quelli che in realtà sono vuoti nella regione veneta? La disponibilità di posti, nella precedente tornata, sono stati per la Primaria 862 di cui appena 160 sul Sostegno, mentre per l’Infanzia 226 di cui solo 66 per il Sostegno. Dati che ci fanno comprendere che si tratta di immissioni, 3/4 volte inferiori alle reali necessità di docenti che dovranno gestire a settembre la ripresa dell’anno scolastico, con tanto di pandemia ancora in corso”.