Ammontano a circa 17mila i candidati del concorso straordinario della secondaria che non hanno ancora svolto la prova unica: per realizzarla sono stati convocati dal 15 al 19 febbraio, come previsto dall’ultimo Dpcm e da avviso ufficiale del Ministero. In quell’occasione tenteranno di aggiudicarsi i restanti 10.300 posti su 32.000 messi a concorso: a fornire i dati numerici è oggi Tuttoscuola. La rivista fa una considerazione arguta: “tra le prove di febbraio vi sono tre classi di concorso (il sostegno della secondaria di I grado, il sostegno nel II grado e la A-40 Scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche) che, oltre ad avere il maggior numero di posti a concorso (4.069 sostegno I grado, 1.600 sostegno II grado e 555 per l’A-40), presentano anche un numero di candidati inferiore al numero dei posti disponibili”. Per capire la gravità della situazione basta dire che per il sostegno delle scuole medie della Lombardia “vi sono soltanto 261 candidati per 1.259 posti; in Piemonte appena “50 candidati per 450 posti oppure in Emilia R. con 73 candidati per 322 posti. Situazione simile anche per il sostegno del II grado con 100 candidati per 421 posti in Lombardia, 68 candidati per 205 posti in Emilia R., 52 candidati per 264 posti in Veneto, 64 candidati per 287 posti in Piemonte”.
Secondo l’Anief, i numeri forniti da Tuttoscuola la dicono lunga sulla pertinenza di attuare una selezione anche in queste condizioni: il sindacato ritiene che una volta appurata l’idoneità all’insegnamento del candidato non sia necessaria alcuna soglia minima di accesso al ruolo, né alzare ulteriori ‘paletti’ selettivi in entrata. “Una volta stabilita la graduatoria finale di merito – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è chiaro che tutti i candidati vanno assorbiti il prima possibili sui posti vacanti. È una condizione indispensabile per coprire le cattedre libere e fare un passo in avanti verso la riduzione del numero di supplenze annuali che ha raggiunto numeri indegni. Qualora ciò non avvenisse, se un docente che ha superato le prove, anche solo con la sufficienza, non dovesse essere immesso in ruolo, il nostro sindacato ha già predisposto apposito ricorso al giudice del lavoro”.
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