“È stata approvata dai ministri una norma di civiltà – dice il presidente Marcello Pacifico - perché il dipendente che si vaccina volontariamente compie un atto di cui beneficiano tutti e non può essere penalizzato. A questo punto, però, chiediamo che la giustificazione dell’assenza venga estesa a tutti i 650 mila docenti e Ata che hanno già fatto il vaccino e che si accingono a farlo nei prossimi giorni, prima che la disposizione divenga esecutiva. Altrimenti, ne beneficerebbe solo una parte minoritaria. Inoltre, il nostro sindacato continua a ritenere inappropriata e ingiustificata la legge che tassa il lavoratore pubblico in caso di assenza per malattia: un obolo che non ha motivo di esistere. Come ritiene del tutto immotivato l’obbligo di vaccinare il personale nella regione di residenza: perché obbligare tanti lavoratori della scuola a mettersi in viaggio per vaccinarsi? Non possono essere i singoli governatori a trovare la soluzione”.
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