La protesta di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Anief. "L'accordo prevedeva risorse e assunzioni, la circolare del ministero dice altro". Il nodo precari
di Antonio Caiazza
Un patto redatto e sottoscritto dalle parti. Una circolare del ministero dell'istruzione che dice altro.
Una violazione delle regole della concertazione. E' questo che denunciano i sindacati della scuola, e lo fanno con una protesta nazionale che vede insieme i confederali di Cgil, Cisl e Uil con gli autonomi di Snals e Anief.
L'accordo col governo prevedeva risorse finanziarie e assunzioni. E fra gli impegni delusi, la stabilizzazione di tutti i precari, sia quelli abilitati e specializzati, sia quelli con almeno tre anni di servizio.
La concertazione prevedeva anche la conferma dell'organico Covid, cioè quel rafforzamento previsto per far fronte all'emergenza pandemia. Un rafforzamento degli organici attraverso il quale passa anche l'eliminazione delle cosiddette classi pollaio.
A Trieste una manifestazione in piazza dell'Unità e poi l'incontro con il prefetto per sensibilizzare l'opinione pubblica, ma anche lanciare un messaggio alla politica.