Solo poche modifiche e non tra quelle ritenute prioritarie dal sindacato Anief: è questa la decisione presa sinora dalla V commissione Bilancio della Camera nell’esaminare alcune delle proposte emendative sulla scuola presentate al decreto legge 73/2021, il cosiddetto Sostegni-Bis. Il giovane sindacato si appella l’ennesima volta alla sensibilità e competenza dei deputati perché prendano in esame le richieste emendative Anief che porterebbero a una migliore organizzazione del nuovo anno scolastico.
In particolare, Anief caldeggia l’emendamento 59.76 del gruppo Fratelli d’Italia, che andrebbe a cancellare il limite del servizio minimo triennale richiesto per le immissioni in ruolo da prima fascia e autorizzerebbe l’avvio delle stabilizzazioni da seconda fascia attraverso una nomina annuale da tramutare in contratto a tempo indeterminato al termine dell’anno di prova e della frequenza con verifica finale di un corso straordinario abilitante-specializzante di tipo Tfa o Pas. Una proposta sulla quale potrebbero convergere anche partiti di Governo, come Pd e Lega, oltre che tutti i sindacati che a maggio con lo stesso Governo hanno sottoscritto il Patto per la Scuola che aveva, tra le varie finalità, proprio quella di snellire e agevolare la stabilizzazione di personale con competenze e che da anni è in servizio come precario. Marcello Pacifico, leader dell’Anief, si augura che “si arrivi ad un esame obiettivo degli emendamenti salva-scuola, anche, al limite attraverso la modalità legislativa che porta all’inserimento degli stessi direttamente nell’Aula della Camera, dove il testo potrebbe arrivare a partire già da domani”.
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