Gli Uffici Scolastici regionali e provinciali stanno pubblicando le tabelle con le disponibilità: “i posti entreranno a far parte di quelli attribuibili con sistema informatizzato non appena si concluderanno le operazioni di immissione per il ruolo per l’anno scolastico 2021/22”, scrive in queste ore Orizzonte Scuola. A questi vanno aggiunti circa altri 60mila posti di sostegno in deroga, con scadenza imposta al 30 giugno 2021. Un numero, peraltro, destinato a crescere per via dei tanti ricorsi in atto. I posti vuoti di sostegno sono presenti in tutte le Regioni, anche al Sud: solo in Calabria ve ne sono oltre 7mila: in Puglia se ne conteggiano altri 6.501 posti ripartiti tra infanzia (787), primaria (2.647), secondaria di primo grado (1.113) e di secondo grado (1.954).
“Passano gli anni – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ma nella scuola si continuano a commettere sempre gli stessi errori. Abbiamo un numero altissimo di cattedre di sostegno che vanno a supplenza, ma anche stavolta non si è riusciti ad andare oltre ad un ciclo specializzante Tfa con 22mila posti a disposizione. Sempre, tra l’altro, con una pessima distribuzione delle disponibilità a livello regionale, col paradosso che in certe regioni (come il Piemonte) vi sono migliaia di posti liberi, ma poi gli atenei specializzano solo qualche centinaio di docenti, andando anche a tirare su dei paletti eccessivi sui requisiti di accesso. Permangono, inoltre, le cattedre in deroga per legge, frutto di una norma del 2013 che in otto anni nessun governante è stato in grado di mettere almeno in discussione”.
Anief continua a tutelare i docenti e gli alunni a cui viene negato il sostegno: il giovane sindacato ha rilanciato la decima edizione della campagna gratuita #nonunoradimeno, al fine di garantire ad ogni alunno con disabilità le ore settimanali di sostegno richieste dalle scuole come da consolidata giurisprudenza. Una campagna che in alcuni casi ha garantito anche il diritto al risarcimento del danno in favore della famiglia dell'alunno con disabilità il cui diritto all'istruzione e all'integrazione era stato palesemente violato dall'Amministrazione.
Leggi il comunicato integrale.